Sono quasi 2 milioni le persone coinvolte dai benefici dell’Assegno di Inclusione. Si tratta di circa 760 mila famiglie, concentrate soprattutto nel Meridione.
Vediamo cosa dicono i dati pubblicati dall’osservatorio INPS.
Quanti sono i percettori dell’Assegno di Inclusione
L’Assegno di Inclusione è il sussidio in vigore da gennaio 2024 che ha sostituito, insieme al Supporto Formazione e Lavoro, il Reddito di Cittadinanza. Spetta alle famiglie con un ISEE entro i 10.140 euro: la soglia di accesso del 2024 era pari a 9.360 euro, proprio come il RdC. Quindi rispetto all’anno scorso è aumentata.
Tuttavia, rispetto al Reddito di Cittadinanza, spetta solo ai nuclei in cui sono presenti membri disabili, over 60, minorenni o in condizione di svantaggio.
Nonostante la platea dei beneficiari sia quindi ben definita, l’INPS fa sapere che le domande di Assegno di Inclusione accolte nel 2024 sono state 758.872. Tante sono dunque le famiglie che hanno ricevuto almeno una ricarica nel corso dell’anno passato.
Nel mese di dicembre 2024, l’ultimo erogato prima della pubblicazione dei dati dell’Osservatorio, l’INPS ha fatto sapere che i nuclei beneficiari di AdI sono stati quasi 608 mila con importo medio erogato di 627 euro mensili. La platea era così composta:
- in 235 mila famiglie sono presenti minori;
- in 229 mila sono presenti disabili;
- in 302 mila sono presenti persone di almeno 60 anni di età;
- in 12 mila ci sono persone in condizioni di “svantaggio”.
Dove si concentrano i percettori dell’Assegno di Inclusione
Su quasi 760 mila domande di Assegno di Inclusione accolte nel 2024, quasi il 70% riguarda famiglie residenti nel Sud Italia. In totale, sono 518.607 le richieste provenienti dal Mezzogiorno. Si conferma, dunque, la stessa tendenza del Reddito di Cittadinanza.
Il primato va alla Campania, in cui sono state accolte 182.093 domande, un numero superiore all’intero Nord (100.311). Nel Centro sono state accolte 139.954 domande.
La seconda regione con più domande accolte è la Sicilia con 156.204 famiglie. Sul terzo gradino del podio troviamo la Puglia, che conta 73.024 nuclei beneficiari di AdI. Più di 50 mila famiglie beneficiarie le contano anche il Lazio (66.712) e la Calabria (56.007), che occupano rispettivamente la quarta e la quinta posizione della classifica.
La regione con il più basso numero di famiglie percettrici dell’Assegno di Inclusione è la Val d’Aosta: sono appena 431.
Dove vivono i percettori del Supporto Formazione e Lavoro
La mappa è più o meno la stessa anche per quanto riguarda la fruizione del Supporto Formazione e Lavoro, il sussidio complementare all’Assegno di Inclusione. Il SFL ha un valore pari a 500 euro mensili (nel 2024 valeva 350 euro) e spetta ai cittadini tra i 18 e i 59 anni con un ISEE entro i 10.140 euro che accettano di prendere parte a un percorso di politica attiva del lavoro.
Anche in questo caso i dati si riferiscono al periodo settembre 2023 – dicembre 2024, quando il tetto ISEE per accedere al Supporto Formazione e Lavoro era pari a 6.000 euro e si sono registrati 132.882 percettori totali in Italia.
La Regione con il maggior numero di percettori è la Campania (36.094 beneficiari). Seguono la Sicilia (23.663), la Puglia (17.432), la Calabria (14.540) e la Sardegna (7.302). Fanalino di coda anche in questo caso è la Val d’Aosta con appena 48 percettori.