A febbraio INPS deve darsi da fare: questo mese, infatti, arriveranno alcune prestazioni non pagate a gennaio, come la Carta Acquisti, per esempio. Ma ci sono anche la NASpI, le pensioni, l’Assegno Unico, il trattamento integrativo e le due misure che hanno rimpiazzato il Reddito di Cittadinanza. Per non parlare della pubblicazione di alcune circolari che i percettori aspettano con ansia.
Vediamoli tutti cercando di fornire le date utili agli accrediti.
Partiamo dalle pensioni, il primo accredito in ordine di tempo. Se i pensionati titolari di c/c postale l’hanno già ricevuta sabato 1° febbraio, quelli titolari di c/c bancario la avranno oggi, lunedì 3 febbraio.
Tuttavia, i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution che intendano prelevare la pensione in contanti presso gli sportelli postali dovranno rispettare il calendario di Poste Italiane.
Tutti i cedolini del 2025 godranno un aumento rispetto al 2024 dello 0,8%: a tanto ammonta, infatti, la rivalutazione all’inflazione. Attenzione però, perché l’aumento sarà pieno solo per coloro il cui assegno non supera 4 volte il trattamento minimo.
Passiamo alla NASpI: a febbraio INPS paga quella relativa al mese di gennaio. La NASpI, infatti, arriva sempre il mese dopo a quello a cui fa riferimento. Tale indennità spetta a chi ha perso il lavoro involontariamente e può vantare almeno 13 settimane di contribuzione contro la disoccupazione versate nei 4 anni precedenti al periodo di disoccupazione.
Le lavorazioni sono partite sabato 1° febbraio, ma per avere l’accredito effettivo bisognerà aspettare 7/8 giorni. I pagamenti partiranno quindi tra venerdì 7 e lunedì 10 febbraio.
Anche se non sono esclusi slittamenti ai giorni successivi, visto che l’indennità di disoccupazione è gestita a livello locale e ogni sede quindi può prendere in carico le pratiche in un momento diverso.
I percettori della NASpI non hanno diritto solo alla mensilità ordinaria. Quelli il cui reddito complessivo annuo rientra nella fascia tra gli 8.500 e i 15.000 euro lordi (a condizione che l’imposta lorda dovuta a titolo di Irpef sia di importo superiore alla somma di alcune detrazioni fiscali spettanti), hanno diritto anche al trattamento integrativo, noto anche come Bonus 100 euro Ex Renzi.
Anche i dipendenti con lo stesso reddito ne hanno diritto, ma questi lo ricevono in busta paga. A meno che non siano tra i soggetti penalizzati dall’ultima Legge di Bilancio.
L’accredito è mensile e arriva dopo la NASpI. Considerando che la NASpI arriverà nei giorni suddetti, il trattamento integrativo dovrebbe essere pagato intorno alla metà di febbraio. Anche in questo caso comunque non ci sono date prestabilite, pertanto i giorni di pagamento possono variare di percettore in percettore.
Chi ha figli a carico fino a 21 anni o disabili ha diritto all’Assegno Unico. L’accredito è mensile e l’importo di febbraio è molto atteso perché potrebbe essere già rivalutato al nuovo ISEE, se il percettore lo ha aggiornato entro gennaio e INPS ha fatto in tempo ad agganciarlo alla pratica.
L’importo dell’Assegno Unico, infatti, varia a seconda dell’ISEE, del numero dei figli a carico e della loro età. Ogni anno viene rivalutato all’inflazione, quindi adeguato al costo della vita. I percettori sono in attesa di sapere sia quando riceveranno l’accredito sia di conoscere i nuovi importi per il 2025.
La circolare dell’INPS con quest’ultima informazione dovrebbe uscire nei prossimi giorni. Per quanto riguarda le date di pagamento, invece, si possono fare delle previsioni. Gli accrediti potrebbero verificarsi a partire da lunedì 17 febbraio.
A febbraio è attesa anche la prima ricarica dell’anno della Carta Acquisti. Quella relativa al bimestre gennaio-febbraio ancora non è arrivata. Nonostante le ricariche siano previste per i mesi dispari, infatti, quella di gennaio slitta sempre a febbraio per dare il tempo ai beneficiari di aggiornare l’ISEE.
La Carta Acquisti, infatti, spetta solo con un ISEE inferiore a 8.117,17 euro. Ne hanno diritto i cittadini sotto i 3 anni (in questo caso viene intestata ai genitori) e quelli sopra i 65 anni. Ha un valore pari a 80 euro caricati ogni 2 mesi: in quelli dispari, appunto.
Nel 2024 la prima ricarica si verificò nei giorni intorno al 14 febbraio, nel 2023 qualche giorni prima. Pertanto, anche quest’anno INPS (che libera le somme) e Poste Italiane (che le carica materialmente sulla carta) potrebbero riconoscere gli 80 euro di gennaio-febbraio a partire dalla prossima settimana. Non ci sono comunque date prefissate in anticipo.
Nelle famiglie che hanno un ISEE sotto i 10.140 euro e in cui c’è almeno un soggetto disabile, over 60, minorenne o in condizione di svantaggio, a febbraio arriva anche la ricarica dell’Assegno di Inclusione. Sempre che se ne sia fatta domanda all’INPS e che l’Istituto l’abbia accettata.
INPS ha già reso note le date di accredito per tutto il 2025. A febbraio:
Le stesse date di accredito valgono anche per chi fruisce del Supporto Formazione e Lavoro, il sussidio complementare all’AdI. Questo ha un valore pari a 500 euro al mese e spetta ai cittadini tra i 18 e i 59 anni con un ISEE entro i 10.140 euro che accettano di prendere parte a un percorso di politica attiva del lavoro.
I percettori di entrambi i sussidi si concentrano al Sud Italia.