Sale la tensione nella vertenza per il rinnovo del CCNL Metalmeccanici. I sindacati Fim, Fiom e Uilm, di fronte all’indisponibilità di Federmeccanica e Assistal ad riaprire il negoziato sulla Piattaforma e trovare un accordo su salario e diritti, hanno annunciato altre 8 ore di sciopero per febbraio 2025.
Nel frattempo nella giornata dell’11 febbraio prossimo si terrà un incontro tra le delegazioni degli industriali e dei sindacati. Vediamo cosa significa e cosa sta succedendo in questi giorni di attesa, tra i circa 1,6 milioni di metalmeccanici in attesa del rinnovo del CCNL scaduto il 30 giugno 2024.
Federmeccanica convoca per l’11 Febbraio: possibile svolta?
Mentre la mobilitazione cresce, arriva una nuova convocazione: Federmeccanica ha fissato un incontro con i sindacati per l’11 febbraio 2025. Questo appuntamento potrebbe rappresentare un momento cruciale per il futuro della trattativa e per il rinnovo del contratto.
Le Ore di Sciopero arrivano 16
La nuova mobilitazione per il mese di febbraio, già annunciata da tempo, ora viene confermata con la lettera dei sindacati agli Industriali. Segnale che dal sindacato non si aspettano grosse novità positive. Permane la distanza tra le parti.
E così lo sciopero viene confermato. Le nuove 8 ore in arrivo a febbraio, sommate a quelle già effettuate tra dicembre 2024 e gennaio 2025, portano così a 16 le ore complessive di sciopero dall’inizio della trattativa.
Gli scioperi verranno convocati territorialmente nella seconda metà del mese, come fa sapere il Segretario Fim Cisl Fernando Uliano. Il principale nodo del confronto resta la parte salariale, su cui le posizioni tra le parti rimangono distanti.
“Federmeccanica si è resa disponibile a incontrare i sindacati durante una riunione ma che non vuol dire riprendere le trattative. – sottolinea il leader Fim Cisl – Se nel corso di questo incontro non emergerà nulla che ci farà capire che le trattative ricominceranno ci saranno altre otto ore di sciopero a marzo. Nel mentre molti contratti si sono rinnovati o sono in dirittura di arrivo. E questa è una leva che useremo”.
Parti ancora distanti sul Salario: le rivelazioni del Segretario Fim Cisl
Lo stallo negoziale è dovuto principalmente alla parte economica. Non c’è solo il problema della distanza tra la richiesta sindacale (280 euro al livello C3) e la replica degli industriali (solo l’IPCA, che in base alle previsioni porterebbe 173 euro). Secondo quanto raccolto da TuttoLavoro24.it ci sarebbe una grossa distanza a causa dell’assorbimento dei superminimi dei lavoratori, attuato in questi anni.
Questo sistema ha consentito a buona parte delle aziende di “ammortizzare” i costi degli aumenti salariali azionati dalla clausola di garanzia ogni mese di giugno (310 euro in 4 anni). Il punto è che questi superminimi sono stati quasi del tutto od interamente assorbiti. Ed ora che si tratta di mettere mani alle casse aziendali, il problema si fa più serio.
“Dentro Federmeccanica c’è una spaccatura – rivela il Segretario Generale Fim Cisl – . Una parte è maggiormente disposta al dialogo con il sindacato, anche in virtù di un sistema di relazioni industriali che ha effettivamente rinnovato il contratto sotto molti aspetti. Ma ha prevalso la linea dura. Per questo nel mese di febbraio, probabilmente tra la terza e la quarta settimana, ci saranno altre 8 ore di sciopero. Sciopero che – aggiunge Uliano – eravamo pronti a sospendere se entro il 31 gennaio la parte datoriale avesse manifestato la disponibilità nel riprendere il negoziato”.