NoiPA sta emettendo dei pagamenti più alti del solito. Lo stipendio di febbraio che il personale scolastico (ma non solo) sta visualizzando in queste ore è nettamente più alto rispetto a quello di gennaio.
La paura è quella che ci sia un errore nel calcolo dell’importo in pagamento e, di conseguenza, di dover restituire qualcosa. In realtà non c’è nessuno sbaglio di NoiPA. Vediamo di cosa sono frutto questi aumenti.
3 motivi per cui lo stipendio di febbraio è più alto
In queste ore il personale docente e ATA sta visualizzando i cedolini con gli importi del mese di febbraio. Nonostante qualche delusione, c’è chi ha trovato degli aumenti particolarmente consistenti.
Nel caso in foto, per esempio, l’aumento rispetto a gennaio è evidente: ammonta a 563,88 euro. A cosa è dovuto un incremento simile? Ci sono 3 motivi per cui lo stipendio di febbraio può salire:
- un conguaglio contributivo, necessario per riequilibrare i contributi previdenziali versati dai lavoratori dei comparti pubblici e comporta un aumento di stipendio a chi ha maturato un credito (o un rimborso);
- un conguaglio fiscale a credito;
- l’anticipo contrattuale, che ammonta a 6,7 volte il valore dell’Indennità di vacanza contrattuale (IVC) e che NoiPA sta riconoscendo a partire dal cedolino di gennaio 2025.
Gli aumenti NoiPA vanno restituiti?
Alla luce di quanto detto, dunque, non c’è motivo di pensare di dover restituire quanto accreditato da NoiPA nello stipendio di febbraio. L’aumento, infatti, è dovuto a un conguaglio finale a cui il lavoratore ha diritto. Vengono apposta accreditati al termine così da non dover correre il rischio di doverli restituire.