Gli stipendi tabellari dei dipendenti di Ministeri, Agenzie Fiscali ed enti pubblici non economici saliranno mediamente di 165 euro, per 13 mensilità.
Ma come saranno tassati gli Arretrati degli Statali dopo la firma del contratto 2022-2024? Vediamo la tassazione che sarà applicata a questi lavoratori nel momento in cui saranno liquidati da NoiPA, cioè a marzo secondo il comunicato ufficiale.
Arretrati: due modalità di tassazione
La modalità di tassazione delle differenze a credito sono due, a seconda che si tratti maturati in anni precedenti il 2025 oppure nell’anno corrente.
Come già anticipato, gli arretrati maturati fino al 31 dicembre 2024 saranno soggetti a una tassazione separata. Questo significa che tali importi non verranno sommati al reddito dell’anno in corso, evitando così il rischio di essere tassati all’aliquota massima. Inoltre, su questi arretrati non saranno applicate le addizionali IRPEF, ovvero le imposte regionali e comunali che solitamente si aggiungono all’imposta sul reddito. Questo rappresenta un vantaggio non trascurabile, soprattutto per quei dipendenti che risiedono in regioni o comuni con addizionali particolarmente elevate.
Le differenze maturate nel corso dell’anno 2025, invece, concorreranno a far parte dell’imponibile corrente e quindi assoggettati, in fase di erogazione all’aliquota massima.
Arretrati: niente addizionali su quelli maturati fino al 2024
Nessuna addizionale è dovuta sugli arretrati maturati fino al 31 dicembre 2024.
Il risparmio medio, per singolo dipendente, vale circa tre punti percentuali, ma l’esatta misura dipende dalla residenza del dipendente in quanto ogni regione ed ogni comune, delibera la misura delle proprie addizionali.
