Con il messaggio n. 33 del 4 febbraio l’INPS ha reso noti i nuovi importi dell’Assegno Unico validi per tutto il 2025. Gli aumenti rispetto all’anno passato non sono consistenti visto che l’inflazione è stata abbastanza contenuta. Tuttavia, una parte dei beneficiari potrà avere accesso a un assegno mensile sopra i 200 euro. Vediamo chi.
Le pensioni e le altre prestazioni previdenziali sono state rivalutate dello 0,8%, e così l’Assegno Unico. Un aumento dello 0,8% si traduce in un incremento di pochi spiccioli.
Per esempio, se nel 2024 il massimo che si poteva riscuotere in un mese per un figlio minorenne era di 199,40 euro, quest’anno è di 201 euro. Tale importo però vale solo con un ISEE entro i 17.227,33 euro. Chi ha un ISEE superiore a tale soglia dovrà accontentarsi di un importo mensile inferiore. Supera i 200 euro al mese anche per chi ha un ISEE fino a 17.342,19 euro e almeno un figlio minorenne a carico.
Ma con un ISEE più alto anche di un solo centesimo l’importo dell’Assegno Unico scende al di sotto dei 200 euro mensili. Per esempio, con un ISEE da 17.342,20 a 17.457,03 euro non si potranno ricevere più di 199,90 euro per ogni figlio minorenne. Nella stessa fascia ISEE, l’importo mensile scende a 97 euro se il figlio a carico ha tra i 18 e i 21 anni (non compiuti).
Anche l’età del figlio a carico, infatti, influisce sull’importo in pagamento: per i figli entro i 18 anni INPS riconosce un assegno più alto rispetto che per i figli tra i 18 e i 21 anni. Sopra i 21 anni, invece, l’Assegno Unico non spetta più. A meno che il figlio non sia affetto da disabilità. In questo caso, sono previste anche delle maggiorazioni.
Come visto, man mano che l’ISEE scende l’importo dell’Assegno Unico riconosciuto per i figli a carico sale.
Con un ISEE pari a 20.000 euro e un figlio di 8 anni, per esempio, nel 2025 una famiglia avrà diritto a un assegno mensile pari a 186,7 euro. Non arriva, dunque, nemmeno a 190 euro. L’anno scorso però andava peggio: a parità di ISEE, infatti, la stessa famiglia riceveva a titolo di Assegno Unico 184,6 euro mensili. La differenza è pari a 2,10 euro al mese, che in un anno fanno 25,20 euro di aumento.
Scendiamo leggermente. Con un ISEE pari a 17.220 euro e un figlio minorenne quest’anno si accede all’importo massimo mensile: 201 euro, appunto. Ma l’anno scorso, a parità di ISEE, si riscuoteva poco meno del massimo: 198,3 euro. Quindi, nel 2025 si prendono 2,7 euro in più al mese, per un totale di 32,40 euro l’anno.