Il 28 gennaio 2025 è siglato l’accordo sulla parte salariale del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per l’industria e le cooperative dell’edilizia. Dopo una lunga trattativa, le parti sociali Ance, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Produzione e Lavoro insieme ai sindacati FenealUil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil hanno trovato un’intesa che coinvolge oltre 1 milione di lavoratori del settore.

Accordo fino al 30 giugno 2028
Il nuovo contratto avrà validità fino al 30 giugno 2028, ma l’intesa raggiunta è subordinata alla firma di tutti i testi previsti entro il 28 febbraio 2025.
Tra i temi fondamentali ancora da definire rientrano il catalogo formativo nazionale, la sorveglianza sanitaria, la premialità, la denuncia unica edile e l’F24, le istanze del settore, la trasferta nazionale, il lavoro straordinario, la non sovrapponibilità dei cicli contrattuali, la previdenza complementare e la commissione per la classificazione del personale. In particolare, la definizione della denuncia unica, della trasferta e dell’F24 sarà cruciale per semplificare le procedure amministrative e rafforzare la lotta contro il lavoro irregolare.
Aumenti a partire dalla Busta paga di Febbraio 2025 per i lavoratori edili
L’accordo prevede un aumento salariale complessivo di 180 euro al primo livello (il livello del manovale), distribuito in tre tranche. Per gli altri livelli di inquadramento sono stati previsti che importi più alti.
Ecco le tabelle valevoli per le imprese industriali e cooperative:


La prima rata di aumento pari a 80 euro, sarà applicata già dal 1° febbraio 2025 per i lavoratori inquadrati al I Livello. Mentre per le maestranze inquadrate al VII livello (parametro 210) l’incremento sarà di 160 euro per il settore industriale e 168 euro per il settore cooperativo.
Mentre le successive due, di importi variabili in base ai livelli, entreranno in vigore rispettivamente dal 1° marzo 2026 e dal 1° marzo 2027. Questo incremento garantisce un recupero inflattivo dell’11%, contribuendo così a rafforzare il potere d’acquisto dei lavoratori dell’edilizia.
L’accordo non si applica ai dipendenti delle imprese artigiane e delle piccole medie imprese del settore, che hanno un diverso CCNL in corso di rinnovo.