Rinnovare l’ISEE è utile anche per avere accesso alla Carta Dedicata a te da 500 euro. Proprio come altre misure previdenziali, infatti, tale carta viene assegnata anche sulla base del valore dell’indicatore economico.
Tuttavia, può convenire aspettare un po’ di tempo prima di aggiornarlo. Vediamo perché.
I requisiti per avere la Carta Dedicata a te
La Carta Dedicata a te è un aiuto che il governo ha introdotto nel 2023 e poi confermato anche nel 2024 e nel 2025 per le famiglie meno abbienti. Quest’anno avrà un valore pari a 500 euro, da usare per fare la spesa e rifornimento di carburante o, in alternativa, abbonarsi ai mezzi pubblici.
Non la si può richiedere. È il Comune ad assegnarla a chi ha i requisiti su indicazione dell’INPS. I requisiti sono:
- essere iscritti all’anagrafe comunale;
- avere un ISEE entro i 15.000 euro;
- non avere nessuno in famiglia che beneficia di altri sussidi economici statali, quali NASpI, Assegno di Inclusione, cassa integrazione, Carta Acquisti, ecc.
Gli attuali possessori della Carta Dedicata a te possono spendere la somma a loro disposizione fino al prossimo 28 febbraio. Dopodiché lo strumento di pagamento verrà disattivato, in attesa della nuova ricarica.
Titoli di Stato esclusi dall’ISEE
A beneficiare della prossima mandata di pagamenti saranno, come detto, coloro che rispettano i requisiti suddetti. Purtroppo si può anche rimanere esclusi: INPS infatti darà la precedenza alle famiglie composte da almeno 3 persone. Inoltre, le carte sono limitate, pertanto anche chi rispetta tutti i requisiti potrebbe non ricevere la Carta Dedicata a te.
In ogni caso, è bene presentare l’ISEE. Senza questo, infatti, non si ha possibilità di rientrare tra i beneficiari. Tuttavia, può convenire aspettare prima di aggiornarlo.
Recentemente infatti l’ISEE è stato al centro di alcune modifiche: a partire da quest’anno, i titoli di stato fino a 50.000 euro non saranno più inclusi nel calcolo dell’ISEE. Lo ha previsto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) firmato lo scorso 14 gennaio.
Perché è meglio rinviare il rinnovo dell’ISEE
La procedura di presentazione dell’ISEE ancora non risulta aggiornata. Prima che la novità sia effettiva, infatti, occorre che il dpcm venga registrato alla Corte dei conti, che il provvedimento venga pubblicato nella Gazzetta Ufficiale e, infine, che INPS renda note (tramite circolari o messaggi) le istruzioni operative per il nuovo calcolo ISEE.
Chi presenta l’ISEE adesso, quindi, troverà inclusi nel calcolo i titoli di Stato. Il valore finale sarà dunque più alto e, di conseguenza, sono maggiori le possibilità di esclusione dalla Carta Dedicata a te. Non solo.
Presentare l’ISEE adesso può non convenire perché, una volta disponibile la nuova procedura, la famiglia potrebbe essere costretta a ripresentare nuovamente l’ISEE con i relativi aggiornamenti. Con conseguente ulteriore dispendio di denaro.