Assegno Unico, l’INPS ha appena reso noti gli importi per il 2025. Lo ha fatto nell’allegato 1 alla circolare n. 33 del 4 febbraio. La stessa circolare fornisce informazioni riguardo la tempistica di accredito della prestazione per i figli a carico con i relativi nuovi importi.
Vediamo se già da febbraio l’Assegno Unico arriverà rivalutato all’inflazione oppure se i nuovi importi verranno erogati successivamente.
Importi 2025 rivalutati all’inflazione
Nell’anno 2024 la variazione percentuale, calcolata dall’ISTAT, è stata pari a +0,8%. Anche l’Assegno Unico dunque, come le altre prestazioni previdenziali, subirà aumenti tali.
Per un figlio minorenne a carico, per esempio, l’aumento sale da 199,40 a 201 euro. Per uno maggiorenne, invece, si arriva a 97,70 euro. Tali importi però spettano solo con un ISEE entro i 17.227,33 euro. Più l’ISEE è basso, infatti, e maggiore è l’importo mensile riconosciuto da INPS. Al contrario, con un ISEE alto l’importo in pagamento scende.
Presentare un ISEE aggiornato è quindi fondamentale per accedere a un importo dell’Assegno Unico adeguato alla propria condizione economica. Rinnovare la domanda per la prestazione infatti non serve: è rinnovare l’ISEE la cosa che conta.
Assegno Unico, quando arrivano i nuovi importi?
Una volta rinnovato l’ISEE quanto ci vuole perché INPS calcoli il nuovo importo? La circolare del 4 febbraio fornisce qualche informazione in più. In calce infatti vi si legge:
“Gli importi e le maggiorazioni dell’AUU della mensilità del mese di febbraio 2025 saranno erogati con i valori della tabella dell’Allegato n. 1“.
INPS conferma dunque che già l’importo dell’Assegno Unico di febbraio sarà rivalutato all’inflazione. Ma solo qualora si sia già presentato l’ISEE aggiornato. L’Istituto Previdenziale quindi dovrebbe fare in tempo ad agganciare il nuovo ISEE per erogare l’assegno di febbraio. Ancora le date di accredito non si conoscono, ma i pagamenti dovrebbero avvenire intorno alla metà del mese. Probabilmente a partire da lunedì 17 febbraio.
Entro quando rinnovare l’ISEE
Gli importi relativi al mese di gennaio, comunque, non vanno persi. La stessa circolare INPS infatti specifica che “gli adeguamenti dell’AUU relativi al mese di gennaio 2025 saranno corrisposti a partire dalla mensilità di marzo 2025“. Quindi come arretrati.
Ai fini dell’Assegno Unico l’ISEE va rinnovato entro il 28 febbraio 2025. Altrimenti, a partire da marzo INPS riconoscerà l’importo minimo mensile, che per quest’anno è pari a 57,5 euro per i figli minorenni e 28,7 per i figli maggiorenni.
Tuttavia, qualora la nuova DSU sia presentata entro il 30 giugno 2025, gli importi eventualmente già erogati per l’anno 2025 verranno adeguati a decorrere dal mese di marzo 2025, con la corresponsione dei relativi arretrati. Presentare il nuovo ISEE dopo il 1° luglio, invece, comporta la perdita del diritto agli arretrati.
Nella circolare n. 33 INPS ricorda che l’ISEE può essere ottenuto in tempi celeri con la presentazione in modalità precompilata della DSU.