Pubblicato l’avviso che ufficializza l’istituzione di un bonus da 5.000 euro per le famiglie residenti nella Regione Sicilia in condizione di povertà. Un aiuto una tantum che intende venire incontro alle famiglie con un ISEE basso.
I destinatari del reddito di povertà siciliano
La platea che potrà accedere al reddito di povertà (questo il nome della misura) è composta da persone:
- residenti in Sicilia da almeno 5 anni;
- con un ISEE 2025 (quindi relativo al 2023) inferiore a 5 mila euro;
- non sottoposte a misure cautelari.
Le condizioni per accedere al reddito di libertà sono dunque molto stringenti perché la misura intende intervenire nelle situazioni di maggiori criticità. Lo si capisce in particolare dalla soglia massima ISEE molto bassa.
Come si calcola l’importo
Il bonus erogato avrà un importo massimo di 5.000 euro, riconosciuti una sola volta. L’importo della misura sarà diverso di caso in caso, perché verrà calcolato tenendo in considerazione vari fattori:
- il reddito;
- la composizione del nucleo familiare;
- la presenza di figli minorenni;
- un eventuale canone di affitto da pagare;
- una condizione di disagio sociale (essere ragazza madre, donna vittima di violenza, vedova con figli, ecc.).
A ognuno di questi criteri è assegnato un punteggio. A seconda del punteggio ottenuto cambierà l’importo del bonus. Precisamente:
- spetteranno 5.000 euro una tantum se si superano i 30 punti;
- spetteranno 3.500 euro una tantum fino a 30 punti;
- spetteranno 2.500 euro una tantum fino a 20 punti.
L’invio della domanda del bonus
Il contributo spetta una sola volta per ogni nucleo familiare. A richiederlo può essere qualsiasi componente maggiorenne.
La domanda può essere inviata personalmente collegandosi alla pagina incentivisicilia.irfis, usando le proprie credenziali digitali, o tramite CAF a partire dalle ore 12 del 25 febbraio 2025 ed entro le ore 17 del 15 aprile 2025.
I beneficiari del contributo, inoltre, dovranno fare richiesta al proprio Comune di Residenza per essere destinati ad attività socialmente utili. Lo svolgimento di queste prestazioni comunque non determinerà l’instaurazione di alcun rapporto di lavoro subordinato o di pubblico impiego.
Il beneficio non potrà essere erogato se IRFIS FinSicilia (l’ente erogatore del bonus) non riceverà da parte del richiedente l’attestazione rilasciata dal Comune relativa alla realizzazione dell’attività socialmente utile.