Daniela Fumarola è il nuovo Segretario Generale della Cisl, succedendo a Luigi Sbarra. Il suo nome potrebbe non essere noto al grande pubblico, ma il sindacato lo conosce da sempre. Il suo debutto sulla scena nazionale avvenne nella primavera del 2023, a Milano, durante la manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil. Sbarra, assente per malattia, lasciò spazio a una donna che pochi in quella piazza conoscevano: Fumarola. Sul palco, nonostante qualche contestazione, riuscì a tenere il pubblico con carisma e determinazione.
Una vita nel sindacato, partendo da Taranto
Originaria di Taranto, classe 1966, Fumarola inizia il suo percorso sindacale con i braccianti pugliesi nella Fisba Cisl, poi Fai-Cisl.
“Pur essendo del ’66, – si legge sull’Annuario del Lavoro del 2023 – dimostra assai meno dei suoi anni: capelli biondi, frangetta, sorriso luminoso, sembra più una studentessa secchiona che una tosta sindacalista”.
Si laurea nel 2005, con una tesi sul rilancio dello sviluppo nella provincia di Taranto attraverso i Patti agricoli. Dalle attività sul territorio tarantino è seguita una carriera in continua ascesa: prima nella segreteria regionale, poi a Roma, nella confederazione nazionale, chiamata dall’ex leader Annamaria Furlan come segretaria organizzativa. Un ruolo chiave, ma poco visibile, che ha contribuito alla crescita degli iscritti alla Cisl, rafforzando il peso delle donne e degli immigrati nel sindacato.
Lavoro, giovani e parità di genere
Fumarola ha sempre posto grande attenzione alle tematiche del lavoro femminile e giovanile. Per lei, la questione della denatalità è strettamente legata alla precarietà lavorativa e alla mancanza di politiche di conciliazione per le donne. Promuove una contrattazione sindacale che garantisca parità salariale e diritti, e insiste sulla necessità di sgravi fiscali e investimenti per creare occupazione stabile.
Il futuro della Cisl
Sul piano politico, Fumarola mantiene la linea tradizionale della Cisl: giudicare i governi dai fatti, dialogare senza pregiudizi ideologici e mantenere autonomia dal mondo politico. Il suo obiettivo? Rafforzare il ruolo del sindacato come mediatore tra istituzioni e lavoratori, promuovendo una rappresentanza inclusiva e moderna. Il suo motto sembra essere chiaro: solo con il gioco di squadra si possono ottenere risultati concreti. Da questo punto di vista il suo mandato sarà certamente in continuità con l’attività svolta fino ad ora dall’uscente Luigi Sbarra.
Una sfida in un momento cruciale e la crisi con Cgil e Uil
L’elezione di Daniela Fumarola avviene in un momento delicato per il mondo del lavoro, con le sfide legate alla transizione ecologica, alla digitalizzazione, alla sicurezza sul lavoro e il deterioramento dell’unità sindacale a livello confederale e a livello di alcune categorie sindacali (come nel pubblico impiego). Il suo compito non sarà semplice, anche per le recenti divergenze con Cgil e Uil, più critici verso il Governo e le sue politiche, specie verso i rinnovi dei contratti collettivi dei dipendenti pubblici, come sanità ed enti locali.