Le segreterie scolastiche italiane sono sempre più appesantite da compiti estranei alle loro competenze. La FLC-CGIL denuncia: “Basta con Passweb, togliete questo carico dalle scuole”. Ecco cosa sta succedendo.
Nuova Passweb, la riforma Monti-Fornero l’origine del problema
Tutto ha avuto inizio con la riforma Monti-Fornero del 2012, che ha abolito l’INPDAP, l’istituto previdenziale dedicato ai dipendenti pubblici. Da allora, l’INPS ha assunto la gestione dei contributi previdenziali del personale pubblico, compreso quello scolastico. Tuttavia, il passaggio dei dati dal soppresso INPDAP all’INPS ha rivelato numerose lacune e vuoti contributivi, soprattutto per i periodi antecedenti al 1995, quando i contributi non venivano versati materialmente.
Per colmare queste lacune, l’INPS ha deciso di coinvolgere direttamente le amministrazioni statali, comprese le scuole, affidando loro il compito di regolarizzare i contributi del personale. È così che è nato l’applicativo Nuova Passweb, uno strumento che ha trasformato le segreterie scolastiche in uffici previdenziali, nonostante la mancanza di personale adeguatamente formato per svolgere tali mansioni.
Nuova Passweb: come operano le scuole
Dal 1° settembre 2019, le segreterie scolastiche utilizzano Nuova Passweb per gestire la posizione assicurativa del personale scolastico, in particolare per le cessazioni dal servizio legate alla pensione o alla liquidazione del Trattamento di Fine Servizio (TFS). Le scuole devono inserire dati complessi, come periodi non utili alla maturazione del TFS (ad esempio, aspettative senza assegni o congedi per assistenza familiare) e verificare i servizi in part-time confrontandoli con i dati presenti nello stato matricolare.
Una volta completati i controlli, le segreterie inseriscono le retribuzioni fisse e continuative fino alla data di cessazione, certificano la pratica e la trasmettono automaticamente all’INPS. Si tratta di un lavoro delicato e impegnativo, che richiede competenze specifiche e tempo, risorse che spesso mancano nelle scuole.
Verso l’udienza dell’8 ottobre 2025
La FLC-CGIL non ci sta e ha deciso di portare la questione in tribunale. Dopo aver presentato un ricorso nazionale contro l’utilizzo di Nuova Passweb nelle scuole, il sindacato ha ottenuto la fissazione di un’udienza per l’8 ottobre 2025 con l’obiettivo di eliminare l’applicativo INPS dalle segreterie scolastiche.
Nel frattempo, la FLC-CGIL continua a sollecitare il Ministero dell’Istruzione affinché rispetti gli impegni assunti e trovi una soluzione alternativa. “Abbiamo dato il nostro consenso alla sottoscrizione del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) solo a condizione che il Ministero si impegnasse a rimuovere Nuova Passweb dalle scuole”, ha dichiarato il sindacato: “Continuiamo a chiedere che venga rispettata la parola data”, conclude il sindacato, “perché le scuole hanno già abbastanza da fare senza doversi occupare di compiti che spettano all’INPS”.