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Per i Figli a Carico possono arrivare fino a 10.000€ l’anno. Si parte dal 2025

Gli aiuti per chi ha figli a carico nel 2025 potranno toccare i 10.000 euro annui. Il Governo Meloni ha messo al centro del suo progetto il sostegno alla natalità, non limitandosi a incrementare l’Assegno Unico o il Bonus Nido. Le famiglie con figli piccoli, infatti, quest’anno possono contare anche sul Bonus Nuovi Nati e sul Bonus Mamma.

Vediamo gli importi di tali agevolazioni e a chi sono destinate.

Assegno Unico figli e Bonus nuove nascite

Per chi ha figli a carico fino a 21 anni o disabili c’è l’Assegno Unico, che INPS eroga mensilmente previa domanda. L’importo mensile oscilla tra i 57,50 e i 201 euro per ogni figlio minorenne e tra i 28,70 e i 97,70 euro per ogni figlio maggiorenne. A stabilire l’importo da liquidare a titolo di Assegno Unico è l’ISEE: più questo è basso e maggiore sarà il valore dell’assegno.

La soglia ISEE serve anche per stabilire l’accesso al Bonus nuove nascite, introdotto dal Governo Meloni per la prima volta nel 2025. Spetta a chi adotta o fa un figlio nel 2025, a condizione che l’ISEE non superi i 40.000 euro. Avrà un valore pari a 1.000 euro (importo che potrebbe essere rimodulato qualora le risorse non bastassero).

Bonus Nido e bonus mamma

Per i figli piccoli c’è pure il Bonus Nido, rinnovato nel 2025 anche se ancora le domande non sono aperte. Spetta alle famiglie con figli di età inferiore a 3 anni che frequentano l’asilo nido oppure che hanno bisogno di assistenza sanitaria domiciliare perché malati cronici gravi. Il suo valore varia a seconda dell’ISEE:

  • con un ISEE minorenni fino a 25.000 euro l’importo è di 3.000 euro annui;
  • con un ISEE minorenni da 25.001 euro fino a 40.000 euro l’importo è pari a 2.500 euro annui;
  • scende a 1.500 euro annui se l’ISEE minorenni supera i 40.001 euro.

Infine, per le madri lavoratrici è stato confermato anche per il 2025 il bonus mamma, ossia l’esonero totale dai contributi previdenziali per le dipendenti con almeno tre figli. La decontribuzione garantisce un incremento in busta paga fino a 3.000 euro annui, distribuiti in dodici rate da 250 euro ciascuna.

Il beneficio totale per i figli a carico

Le prestazioni/agevolazioni suddette sono cumulabili. Ciò significa che una non esclude l’altra e, di conseguenza, c’è chi potrà beneficiare di tutte e quattro.

Potranno farlo, per esempio, le madri lavoratrici che hanno un ISEE sotto i 40 mila euro e tre figli a carico di cui uno nato, poniamo il caso, a gennaio 2025. Con due figli di 5 e 2 anni più un ultimo nato il mese scorso, per esempio, la madre potrà beneficiare:

  • del bonus mamma;
  • del bonus nido, se il figlio di 2 anni frequenta il nido, sia pubblico che privato;
  • dell’Assegno Unico per tutti e tre i figli minorenni;
  • del bonus nuove nascite da 1.000 euro.

Facciamo conto che tale madre lavoratrice abbia un ISEE pari a 25.000 euro.

In questo caso il bonus nido avrà un valore di 3.000 euro e l’Assegno Unico di 161,9 euro al mese a figlio. A cui andrà sommata la maggiorazione di 75,8 euro per i figli ulteriori al secondo (si veda l’allegato 1 alla circolare INPS n. 33 del 4 febbraio scorso che riporta tutti gli importi per fasce ISEE). Sono quindi 6.738 euro riscossi annualmente a titolo di Assegno Unico. In aggiunta c’è il bonus nuove nascite da 1.000 euro.

Per un totale di 10.738 euro, senza contare lo sgravio garantito dal bonus mamma ed eventuali altri maggiorazioni dell’Assegno Unico.

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