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Contratto Statali: il TFS si rivaluta di oltre 6.000 euro. E il TFR?

Il 27 gennaio è stato firmato il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per le Funzioni Centrali (Contratto Statali), che ha introdotto significativi incrementi retributivi per i lavoratori del settore. Oltre agli aumenti tabellari, di cui abbiamo ampiamente parlato nei precedenti articoli, una delle novità più rilevanti riguarda la crescita del Trattamento di Fine Servizio (TFS) e del Trattamento di Fine Rapporto (TFR). L’analisi dei dati disponibili consente di comprendere nel dettaglio questi incrementi e le differenze tra le due indennità.

Contratto Statali: differenze negli aumenti tra le categorie

Dai dati riportati, emerge che gli incrementi di TFS e TFR variano a seconda della categoria professionale. I funzionari, che rappresentano il livello più alto tra i dipendenti delle Funzioni Centrali, beneficiano di un incremento TFS di 6.204,00 euro e di un incremento TFR di 1.861,20 euro.

Gli assistenti, categoria intermedia, registrano un aumento del TFS pari a 5.107,67 euro e del TFR pari a 1.532,30 euro. Infine, gli operatori, con un trattamento più basso, ricevono un incremento TFS di 4.856,00 euro e un incremento TFR di 1.456,80 euro.

L’analisi evidenzia come le differenze di trattamento siano proporzionate all’inquadramento professionale e alla retribuzione percepita.

TFS e TFR: due trattamenti a confronto

Sebbene entrambi rappresentino un trattamento economico di fine rapporto per i lavoratori, il TFS e il TFR presentano differenze sostanziali. Il TFS (Trattamento di Fine Servizio) è il sistema utilizzato per i lavoratori pubblici (contrattualizzati) assunti prima del 2001 ed è calcolato sulla base dell’ultima retribuzione moltiplicata per tutti gli anni di servizio.

Il TFR (Trattamento di Fine Rapporto), invece, è il sistema in vigore per i lavoratori pubblici assunti dopo il 2001 e si basa su una quota annuale accantonata durante tutto il periodo lavorativo.

I dati evidenziano che l’incremento del TFS è significativamente più elevato rispetto al TFR, riflettendo le differenti modalità di calcolo e accantonamento. Questa differenza è determinata dal fatto che il TFS è strettamente legato all’ultimo stipendio percepito e risulta quindi più influenzato dagli aumenti salariali rispetto al TFR, il quale si accumula progressivamente nel tempo.

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