HomeCronaca sindacaleMancato Rinnovo Metalmeccanici: “il costo in Busta paga è responsabilità degli Industriali”

Mancato Rinnovo Metalmeccanici: “il costo in Busta paga è responsabilità degli Industriali”

La trattativa per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici resta in stallo mentre in questi giorni i lavoratori scioperano in tutta Italia con ulteriori 8 ore di astensione da lavoro. Il Segretario Generale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano, lancia un nuovo monito alle controparti, ribadendo che, senza passi avanti concreti, la mobilitazione continuerà anche a marzo.

Ecco le sue dichiarazioni:

“Se non ci sarà un cambiamento rispetto alle loro posizioni noi continueremo a dichiarare altre iniziative di sciopero anche per il mese di marzo. Però gli abbiamo ribadito che è loro responsabilità il fatto che oggi i metalmeccanici continuano a non avere il contratto e devono mettere in campo iniziative di lotta e di sciopero, che costano a loro e alle loro famiglie, per conquistare un contratto”.

Parole dure, che evidenziano come la mancanza di accordo pesi direttamente sulle spalle dei lavoratori.

Il costo degli scioperi per i metalmeccanici

Oltre al mancato rinnovo del contratto, c’è un altro problema sottolineato proprio dal leader Fim Cisl: il costo degli scioperi. Che sostiene come la responsabilità sia solo degli Industriali. Secondo un’analisi di TuttoLavoro24.it, negli ultimi 3 mesi di mobilitazione i metalmeccanici hanno già accumulato 16 ore di sciopero: 8 a febbraio e altre 8 tra dicembre e gennaio.

Questa mobilitazione ha avuto un prezzo significativo. La perdita salariale per i lavoratori è stata di almeno 200 euro, una cifra che pesa sui bilanci familiari, soprattutto in un contesto economico complesso.

Ecco perché Uliano sottolinea l’importanza di una soluzione rapida. La lotta per il contratto non è solo una questione di diritti, ma anche di sostenibilità economica per chi, da tre mesi, sta sacrificando parte del proprio stipendio per ottenere condizioni migliori, sia sul lavoro economico che dei diritti.

Quale futuro per la trattativa?

Il messaggio dei sindacati è chiaro: senza risposte concrete, la mobilitazione continuerà anche a marzo. Le aziende devono assumersi la responsabilità della situazione e sbloccare la trattativa, evitando nuove perdite per i lavoratori, che potrebbero ben superare ampiamente i 200 euro.

Marzo potrebbe essere un mese cruciale dunque. Se le parti non troveranno un punto di incontro, i metalmeccanici potrebbero tornare a scioperare, aumentando il peso economico della protesta sulle proprie spalle.

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