Lavoratori del settore tessile, lo scorso 18 febbraio i sindacati di categoria hanno sottoscritto l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL per il triennio 2024-2027.
Scaduto lo scorso 31 marzo, il contratto coinvolge circa 52 mila addetti occupati in circa 6 mila piccole e medie imprese dei settori tessile-abbigliamento-moda, tessili vari e del cappello, calzature, pelli e cuoio, penne, spazzole e pennelli, occhiali e giocattoli.
Aumenti per i lavoratori del tessile
Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil si sono incontrati a Roma con Uniontessile-Confapi per sottoscrivere l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale per il settore tessile.
Per quanto riguarda la parte economica, l’accordo prevede 5 novità:
- un aumento medio sui minimi di 200 euro al 4° livello, distribuito in tre tranche:
- la prima di 100 euro dal 1° gennaio 2025;
- la seconda da 60 euro dal 1° gennaio 2026;
- la terza da 40 euro dal 1° gennaio 2027.
- un aumento dei minimi utile a portare la paga oraria sopra i 9 euro per il 1° livello e sempre dal 1° gennaio 2025;
- un’indennità una tantum pari a 100 euro per tutti i lavoratori dei settori interessati;
- un incremento dell’11% del montante contrattuale, che arriva a 4.080 euro;
- un aumento delle percentuali del lavoro straordinario diurno nei settori occhiali e giocattoli, al 27%.
Inoltre, sul fronte dello welfare, è previsto un aumento dello 0,10% del contributo destinato al fondo di previdenza integrativa “Fondapi” a favore di tutti i lavoratori iscritti.
La parte normativa
Per ciò che concerne l’aspetto normativo del CCNL tessile, sono stati fatti dei miglioramenti in merito a:
- il congedo parentale (integrazione dell’indennità);
- il congedo di paternità, con l’introduzione di un giorno aggiuntivo rispetto a quanto previsto dalla legge;
- la malattia sopravvenuta durante il godimento delle ferie;
- la conservazione del posto di lavoro;
- l’ampliamento del ruolo dei rappresentanti alla sicurezza;
- la prevenzione degli infortuni;
- monitoraggio e studio sulle malattie professionali e stress da lavoro correlato;
- permessi 104/1992, per cui sarà possibile la frazionabilità in ore;
- assemblee (ora aggiuntiva dedicata al sistema di bilateralità contrattuale);
- maturazione rateo ferie anche in periodi di sospensione/riduzione del lavoro con ricorso alla cassa integrazione guadagni.
Infine, sono stati introdotti nuovi articoli su misure per le donne vittime di violenza di genere, banca ore solidali, conciliazione orario di lavoro per DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) e smart working.
Il vaglio definitivo del CCNL tessile
“Siamo soddisfatti per questa importante intesa. Un altro significativo risultato per le
lavoratrici e i lavoratori della filiera della moda della piccola e media impresa. Un aumento salariale, quello sottoscritto in questo rinnovo, che recupera adeguatamente gli effetti dell’inflazione di questi anni, un’inflazione che ha eroso pesantemente il potere d’acquisto degli stessi salari. Agli addetti del settore avanzamenti normativi importanti con l’introduzione di nuovi diritti e l’ampliamento dei vecchi che miglioreranno la vita nei luoghi di lavoro.” Così hanno espresso soddisfazione i sindacati.
Per il vaglio definitivo, l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto per i lavoratori del settore tessile sarà immediatamente sottoposta e votata nelle assemblee nelle aziende dai lavoratori delle piccole e medie imprese che applicano il CCNL Uniontessile Confapi.
