Un nuovo successo per il riconoscimento dell’anno 2013 ai fini giuridici e retributivi arriva dal Tribunale di Cuneo. La decisione, ottenuta grazie all’assistenza del sindacato Uil Scuola Rua e dell’avv. Naso, stabilisce che l’anno 2013 deve essere considerato per intero nella carriera dei docenti.
Questa sentenza rafforza il diritto dei lavoratori della scuola, spesso ignorato o sottovalutato a causa della mancanza di una normativa che corregga l’ingiustizia subita.
E segue l’orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con Ordinanza pubblicata l’11 giugno 2024 che ha salvato la validità dell’anno 2013 ai fini della carriera, con effetti positivi sulla progressione economica per tutto il personale della scuola.
Cosa stabilisce la sentenza?
Il giudice ha riconosciuto il diritto della ricorrente a:
• ricostruire la carriera considerando l’anno 2013 ai fini giuridici;
• adeguare lo stipendio in base all’anzianità maturata;
• ricevere le differenze retributive dovute con interessi legali;
• regolarizzare i contributi previdenziali e assicurativi non versati, sulle competenze stabilite dalla sentenza di condanna del Ministero dell’Istruzione.
Si tratta di un pronunciamento chiaro, che potrebbe aprire la strada ad altre sentenze simili per chi ha subito lo stesso danno. TuttoLavoro24.it ha quantificato gli arretrati netti spettanti ai docenti e Ata aggiornati al mese di febbraio 2025. Per conoscerli clicca qui.
Anno 2013: un diritto che si ottiene solo in tribunale
Il caso conferma un principio fondamentale: il riconoscimento dell’anno 2013 non è automatico. Non si può ottenere direttamente dal Ministero dell’Istruzione, con una lettera o una telefonata, ma solo attraverso un ricorso legale.
Infatti, non esiste una legge che corregga questo “buco” di carriera dei docenti e ATA, stabilito proprio attraverso una legge (DL78/2010). Di conseguenza, ogni docente o ATA che voglia vedersi riconosciuto l’anno 2013 deve agire in giudizio.
UIL Scuola Rua: avanti con i ricorsi
Il sindacato UIL Scuola Rua continua a supportare i lavoratori nella battaglia per il riconoscimento dell’anzianità maturata. La recente vittoria rafforza la necessità di agire per via legale, evitando che questa ingiustizia venga accettata passivamente.
Molti docenti e personale ATA potrebbero non essere consapevoli di questo diritto. Inoltre, molti credono erroneamente che, essendo un “diritto”, non serva presentare ricorso perché spetta automaticamente. Per questo, chiunque abbia subito la decurtazione dell’anno 2013 dovrebbe informarsi e valutare un ricorso. Intanto si può inviare una diffida.
La sentenza di Cuneo rappresenta un ulteriore precedente importante utile dopo la sentenza del Tribunale di Roma a favore di un collaboratore scolastico. Senza un intervento legislativo, solo il tribunale può garantire il diritto al riconoscimento dell’anno 2013.
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