Il 27 febbraio 2025 si è svolto il primo incontro di trattativa tra Aran e sindacati per il rinnovo del CCNL 2022-2024 del comparto Istruzione e Ricerca. Un passaggio fondamentale per oltre 1,3 milioni di lavoratori di scuola, università, ricerca e Afam, che attendono da anni un nuovo contratto.
L’apertura della trattativa è stata annunciata dal presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, che ha sottolineato come l’avvio del confronto sia stato possibile solo dopo l’emanazione dell’atto di indirizzo da parte del ministro Paolo Zangrillo.
Trattandosi di un incontro preliminare, non sono stati affrontati temi specifici, ma dal prossimo appuntamento saranno illustrati il quadro delle risorse disponibili e il metodo di lavoro.
La trattativa proseguirà tra il 18 e il 19 marzo 2025 dove sarà affrontata anche la questione stipendiale.
Richieste dei Sindacati
Alla riunione i sindcati hanno lamentato il ritardo con cui il governo ha dato il via libera alla trattativa. L’atto di indirizzo è arrivato a triennio abbondantemente scaduto, mentre il potere d’acquisto degli stipendi del personale è stato fortemente compromesso dall’inflazione. Tema quest’ultimo su cui puntano fortemente Flc-Cgil e Uil Scuola che chiedono 400 euro di aumento contro i 160 offerti da Aran.
Tra le priorità sindacali sono state evidenziate:
- Aumento degli stipendi tabellari, per recuperare il potere d’acquisto perso negli ultimi anni.
- Miglioramento dei diritti dei lavoratori, con particolare attenzione ai precari, spesso penalizzati rispetto ai colleghi a tempo indeterminato.
- Rafforzamento della contrattazione integrativa, sia a livello nazionale che nei singoli istituti.
- Valorizzazione delle professionalità di tutto il personale.
- No alla gerarchizzazione del lavoro docente, evitando sistemi di premialità basati sulle performance.
Prossimi passi della trattativa
Il prossimo incontro del 18/19 marzo 2025 sarà cruciale per entrare nel merito delle richieste sindacali e delle risorse economiche disponibili. La trattativa per il rinnovo del CCNL Istruzione e Ricerca 2022-2024 è finalmente iniziata, ma la strada da percorrere pare sia ancora lunga. L’accordo infatti non sembra vicino. Specie se si considera il rinvio di un mese.
I lavoratori del comparto attendono risposte concrete su stipendi, diritti e valorizzazione professionale. I sindacati hanno già delineato le loro richieste: ora tocca all’Aran e al governo trovare le soluzioni per un contratto equo e adeguato alle necessità del settore.
