Con il mese di marzo 2025, molti lavoratori hanno notato una riduzione del proprio stipendio netto rispetto a quello percepito nello stesso mese dell’anno precedente. Questa diminuzione non è casuale, ma è legata a due principali fattori: la soppressione dell’esonero contributivo (bonus Meloni) e il mancato accredito del cuneo fiscale di 83,33 euro mensili da parte di NoiPA. Analizziamo nel dettaglio quali sono gli impatti di queste modifiche e perché si registra una riduzione della retribuzione.
Soppressione Esonero contributivo
Nel 2024, i lavoratori beneficiavano di un taglio del cuneo contributivo del 6% o 7%, una misura che alleggeriva il peso delle trattenute previdenziali, aumentando così il netto in busta paga. Questo beneficio, che era stato introdotto con il Decreto Lavoro del 1° maggio 2023 per sostenere il potere d’acquisto dei lavoratori, non è stato rinnovato per il 2025, portando a un incremento delle trattenute previdenziali a carico del dipendente.
Come evidenziato nella tabella sottostante, la retribuzione lorda è rimasta invariata tra marzo 2024 e marzo 2025. Tuttavia, l’eliminazione del cuneo contributivo ha comportato una riduzione del credito fiscale e un conseguente aumento delle imposte effettive, incidendo negativamente sullo stipendio netto.
Abbiamo preso ad esempio lo stipendio dei un collaboratore scolastico a tempo determinato
Voce | Marzo 2024 | Marzo 2025 | Differenza | Motivazione |
---|---|---|---|---|
Totale Lordo | 1.501,06 € | 1.501,06 € | 0,00 € | Nessuna variazione nella base imponibile |
Ritenute Previdenziali | 181,36 € | 181,36 € | 0,00 € | Nessuna variazione nelle trattenute previdenziali |
Imponibile IRPEF | 1.319,70 € | 1.319,70 € | 0,00 € | Nessuna variazione nella base imponibile fiscale |
Detrazioni d’imposta | 234,00 € | 233,00 € | -1,00 € | Leggera riduzione delle detrazioni per lavoro dipendente per arrotondamento |
IRPEF netta | 93,66 € | 70,60 € | -23,06 € | Riduzione dell’IRPEF netta dovuta alla soppressione del cuneo contributivo che era soggetto ad irpef |
Credito Art.1 D.L. 3/2020 | 14,29 € | 0,00 € | -14,29 € | Il dipendente non aveva diritto, nel 2024, al credito che viene recuperato ratealmente |
Netto Mensile | 1.224,81 € | 1.156,87 € | -67,94 € | Riduzione dovuta alla mancata erogazione del cuneo fiscale (83,33 €) e alla soppressione del cuneo contributivo |
Mancata erogazione del cuneo fiscale
Un altro elemento chiave che ha portato alla riduzione dello stipendio è la mancata applicazione del cuneo fiscale di 83,33 euro mensili da gennaio 2025, un beneficio fiscale che avrebbe mitigato l’effetto della soppressione del cuneo contributivo.
L’assenza di questo beneficio fiscale ha un impatto diretto sul reddito netto percepito, portando molti lavoratori a un sensibile calo del potere d’acquisto. Se nel 2024 il netto in busta paga era di 1.224,81 euro, nel 2025 è sceso a 1.156,87 euro, con una riduzione di circa 68 euro.
Conseguenze per i lavoratori
La combinazione tra la fine del cuneo contributivo e la mancata erogazione del cuneo fiscale ha comportato una perdita media di circa 70 euro al mese per il caso preso ad esempio.
Per il momento, NoiPA non ha ancora chiarito quando verrà applicato il cuneo fiscale previsto per il 2025. Nel frattempo, molti lavoratori dovranno fare i conti con un minor reddito disponibile rispetto all’anno precedente, con possibili conseguenze sulla qualità della vita e sui consumi.