I braccianti che lavorano nei campi hanno ancora un mese di tempo per presentare la domanda di disoccupazione agricola. L’istanza va inviata all’INPS entro il 31 marzo. L’Istituto la accoglie se tutti i requisiti sono soddisfatti. Vediamo.
Quali braccianti hanno diritto alla disoccupazione agricola
Tutti i braccianti che lavorano nel settore dell’agricoltura possono richiedere la disoccupazione agricola. In particolare:
- gli operai agricoli:
- a tempo determinato, iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti nell’anno di competenza della prestazione;
- a tempo indeterminato, assunti o licenziati nel corso dell’anno civile, con periodi di mancata occupazione al di fuori del contratto di lavoro;
- i piccoli coloni;
- i compartecipanti familiari;
- i piccoli coltivatori diretti che integrano l’iscrizione negli elenchi nominativi con versamenti volontari fino a 51 giornate.
INPS accoglie le richieste dei braccianti che hanno svolto almeno 102 giornate di lavoro nell’ultimo biennio e hanno maturato almeno due anni di anzianità assicurativa contro la disoccupazione involontaria. Sono questi i requisiti per accedere all’indennità di disoccupazione agricola.
Braccianti, quando e come presentare la domanda?
La domanda, come detto, va presentata entro il prossimo 31 marzo, pena l’esclusione dal beneficio. Può essere inviata online, tramite il portale dell’INPS, accedendo con le proprie credenziali, oppure:
- tramite Contact center;
- rivolgendosi agli enti di patronato.
Qualora i requisiti fossero rispettati e quindi la domanda accolta, INPS pagherà l’indennità ai braccianti agricoli tramite:
- accredito su conto corrente bancario o postale;
- accredito su libretto postale;
- carta di pagamento dotata di Iban;
- con bonifico domiciliato presso un ufficio postale nello stesso CAP di residenza o domicilio del richiedente.
Tempi di lavorazione e di pagamento
I tempi di lavorazione comunque sono lunghi. Una volta chiuse le domande, infatti, INPS pubblica gli elenchi nominativi degli agricoli, che rimangono disponibili all’incirca fino alla metà di aprile.
Consultando gli elenchi contenenti anche il numero di giornate lavorate, i braccianti che si accorgono di difformità o errori hanno il tempo di comunicarlo all’INPS, il quale provvederà a tutte le verifiche del caso e, eventualmente, alla correzione. È fondamentale che il numero di giornate sia corretto, visto che è da questo che si calcola l’importo da pagare a titolo di indennità di disoccupazione.
Il pagamento arriva circa 115 giorni dopo la data di pubblicazione degli elenchi nominativi. Quindi non prima di luglio.
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