Il 28 marzo 2025 i metalmeccanici incroceranno le braccia per ulteriori 8 ore. Una mobilitazione forte, annunciata da Fim-Fiom-Uilm, ieri in conferenza stampa, in risposta alla mancata disponibilità delle imprese a trattare il rinnovo contrattuale. Secondo il sindacato il chiaro segnale è arrivato da novembre, da quando gli Industriali hanno consegnato un documento con le richieste delle Imprese ai Lavoratori. Insomma il contrario della piattaforma sindacale. Ecco perchè i sindacati la chiamano “contro-piattaforma”.
“Uno sciopero così non succedeva da 25 anni”
Il segretario generale Uilm Rocco Palombella, ha ricordato che il sindacato non ha mai rinunciato a trattare per il rinnovo del CCNL e ha sempre cercato soluzioni condivise:
“Noi non scioperavamo dal 1999, o meglio: nel 2012 senza un’ora di sciopero, nel 2016 con quattro ore di sciopero, nel 2021 con quattro ore di sciopero in piena pandemia. Questo significa che avevamo stabilito delle regole per rinnovare un diritto sacrosanto, cioè quello del rinnovo contrattuale”.

Salari in caduta del 10%
La situazione economica è allarmante. “Oggi siamo in una situazione peggiore della pandemia: due anni di produzione industriale in calo del 10%, spese delle famiglie in diminuzione e salari che negli ultimi dieci anni hanno perso il 10%”, ha denunciato Palombella.
Per il segretario Uilm, senza un adeguato aumento dei salari, il paese rischia di bloccarsi: “Se i lavoratori non aumentano i salari, se non hanno capacità di spesa, le imprese non potranno riprendersi. La ripresa non ci sarà e il paese si avviterà su se stesso in trattative inutili”.
Trattative Bloccate, Uilm: “Non c’è volontà di negoziare”
Uilm accusa Federmeccanica e Assistal di aver ostacolato il confronto: “Noi ci siamo bloccati a novembre perché non abbiamo avuto la possibilità di negoziare una contropiattaforma. Questo significa che non c’è la volontà di trattare, ma la volontà di non fare nulla”. Insomma secondo il sindacalista la contro-piattaforma deve essere ritirata e la discussione incentrata sulle richieste dei sindacati votate da più del 90% dei lavoratori.
Il sindacato sottolinea che lo sciopero non è una scelta a cuor leggero: “Per noi programmare le ore di sciopero non è uno sport. Non lo è per noi, non lo è per i lavoratori, non lo è per le aziende”.
Appello alle Imprese: “Riaprite il tavolo o andremo avanti”
Uilm chiede un segnale dalle controparti: “Chiediamo e lanciamo un messaggio a Federmeccanica e Assistal: riconvocate il tavolo di trattativa con l’obiettivo di discutere la nostra piattaforma. Noi non ci ritireremo, lo sappiano. Non ci stancheremo”.
Palombella ha chiarito che i metalmeccanici non intendono fermarsi dopo questa mobilitazione: “Se qualcuno pensa che, dopo questa mobilitazione, ce ne torneremo a casa dicendo ‘ci abbiamo provato’, si sbaglia. Noi continueremo”.