HomeEvidenzaSostegno, 3.757 Posti Vacanti: Insegnanti preoccupati per questa Distribuzione Geografica delle Cattedre

Sostegno, 3.757 Posti Vacanti: Insegnanti preoccupati per questa Distribuzione Geografica delle Cattedre

Sono quasi 4 mila le cattedre per il sostegno che rimarranno scoperte dopo l’ultimo bando di concorso del PNRR2 per posti comuni e di sostegno nella scuola dell’infanzia e primaria.

Il divario tra Nord e Sud è rilevante e c’è un motivo.

Cattedre per il sostegno, vacanti 3.757 posti

Per carenza di candidati, su 8.355 messe a bando, 3.971 cattedre nelle scuole di infanzia e primaria non saranno assegnate. La mancanza più consistente è nella classe di sostegno, in cui sono rimasti scoperti ben 3.757 posti.

Non in tutta Italia però si verifica la stessa situazione. La mancanza di candidati, infatti, si verifica più al Nord che al Sud. Nel Settentrione, quindi, ci sarà un maggiore bisogno di ricorrere ai supplenti piuttosto che nel resto della Penisola.

Soprattutto la Lombardia, dove sono 1.949 i posti a tempo indeterminato non coperti, il Piemonte, con 663 posti vacanti, e il Veneto, con 648. In particolare nel sostegno in Lombardia sono rimasti vacanti 107 posti su 142, in Piemonte 104 su 108 nella scuola dell’infanzia.

Non va meglio nella scuola primaria: in Lombardia rimangono vacanti 1.949 posti di sostegno, 663 in Piemonte e 648 in Veneto.

Perché ci sono più cattedre vuote al Nord

Gli esiti delle prove scritte che si sono tenute a febbraio hanno confermato il trend degli anni passati: ci sono delle Regioni in cui ci sono meno candidati dei posti disponibili e altre in cui gli aspiranti docenti coprirebbero da soli anche metà del fabbisogno nazionale.

Per esempio in Campania per coprire 5 posti messi a bando per il sostegno alla primaria si sono presentati in 1.200, di cui 655 hanno superato la prova scritta.

Il motivo è semplice e riguarda in primis l’attrattività della professione, soprattutto in quelle Regioni in cui il costo della vita è più alto ma non lo stipendio, uguale per tutti gli statali, da nord a sud.

Inoltre, al nord Italia mancano aspiranti insegnanti di sostegno in possesso del titolo della specializzazione. Si tratta di un requisito imprescindibile per la partecipazione al concorso, eppure soprattutto gli atenei del nord non hanno un’offerta formativa adeguata rispetto alla potenziale platea.

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