Il governo ha introdotto un aiuto per contrastare il caro-energia. Vediamo a chi spetta con un focus su scuola e pubblico impiego.
Per sostenere famiglie e imprese di fronte ai rincari dell’energia, l’esecutivo ha varato un pacchetto di aiuti da tre miliardi di euro. Di questi, 1,6 miliardi andranno ai nuclei familiari e 1,4 miliardi alle aziende.
Il sostegno verrà erogato automaticamente tramite il bonus sociale energia, a condizione che il contratto di fornitura sia intestato a un componente del nucleo familiare e che la tariffa sia per uso domestico.
Dal marzo 2025, la soglia ISEE è stata elevata a 25.000 euro per ampliare la platea dei beneficiari. Tuttavia, per ottenere il beneficio, è necessario compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per l’attestazione ISEE.
Il decreto prevede un bonus bollette da 200 euro destinato ai clienti domestici con ISEE fino a 25.000 euro. Questo aiuto si somma al bonus sociale energia già previsto per chi ha un ISEE fino a:
Secondo le anticipazioni dei tecnici del Governo, le famiglie con un ISEE fino a 9.350 euro percepiscono già 320 euro come sconto sulle bollette. Grazie al nuovo bonus lo sconto salirebbe a 520 euro ma solo per chi ha questo ISEE fino a 9.350 euro.
Il bonus interessa anche molti dipendenti pubblici, dalla Sanità fino all’Istruzione, inclusi insegnanti e personale ATA, con isee inferiore ai 25.000 euro.
Sono agevolati soprattutto i dipendenti che sono in affitto in quanto la mancanza di immobili di proprietà e la deduzione del canone di affitto dall’ISEE potrebbe far rientrare un numero maggiore di aventi diritto.
Sebbene il bonus possa essere un aiuto per alcune categorie di lavoratori pubblici, la durata limitata e la rigidità dei requisiti lo rendono un sollievo momentaneo piuttosto che una soluzione efficace a lungo termine.
Il Bonus Bollette 2025 rappresenta un aiuto concreto per molte famiglie, ma la sua durata limitata e l’applicazione ristretta sollevano dubbi sulla sua efficacia nel contrastare il caro-energia nel lungo periodo.