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Scuola e Sanità: Rinnovi CCNL e Aumenti di Stipendio dopo l’Estate. Il Ministro è sicuro

I lavoratori statali dovranno aspettare almeno fino a dopo l’estate per avere qualche certezza in più in merito al rinnovo dei vari contratti collettivi relativi al triennio 2022-2024.

Oltre ai dissensi di alcuni sindacati in merito agli aumenti proposti, anche le elezioni per il rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie (RSU) del personale dei comparti delle pubbliche amministrazioni porteranno a un prolungamento dei negoziati.

Cosa può succedere dopo le elezioni RSU

Tutti i dipendenti del pubblico impiego sono chiamati a votare per rinnovare le proprie rappresentanze sindacali unitarie dal 14 al 16 aprile prossimi. Le elezioni avranno ripercussioni soprattutto sulle trattative per il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione ancora da definire. Come quelli del personale scolastico, dei lavoratori della sanità (esclusi i medici) e dei dipendenti di Comuni, Province e Regioni che insieme contano più di 2 milioni di lavoratori.

Con le elezioni si deciderà infatti il ruolo (e quindi il peso) di ogni sindacato nel negoziato con l’ARAN.

Gli scenari che si possono verificare sono due:

  1. se come l’ultima volta trionfasse la CISL, le trattative per i rinnovi potrebbero avere un esito positivo, visto che tra tutti i sindacati la CISL è quello più aperto al dialogo con il governo;
  2. se invece si imponessero CGIL e UIL le trattative potrebbero subire un brusco arresto: CGIL e UIL, infatti, sono fermi sul dire che le proposte avanzate dall’Aran non sono sufficienti a coprire l’inflazione che si è registrata tra il 2022 e il 2024 che ha fortemente limitato il potere d’acquisto dei lavoratori. Potrebbero dunque chiedere maggiori stanziamenti.

In entrambi i casi, il cammino verso il rinnovo dei vari contratti collettivi (scuola, sanità, funzioni locali) procederebbe lento.

Statali, le tempistiche per il rinnovo dei contratti

A fornire un’indicazione precisa sul tempo che i dipendenti statali avrebbero ancora da aspettare prima di vedere applicato il nuovo contratto ci pensa il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo.

Durante un’intervista del 2 marzo rilasciata al quotidiano La Verità, alla domanda del giornalista «C’è una scadenza? In molti pensano che almeno fino a metà aprile, quando ci sono le elezioni delle Rsu non si muoverà una foglia», il ministro ha risposto:

«Lei è ottimista, il processo del rinnovo delle Rsu è lunghissimo e andrà avanti almeno fino a dopo l’estate. Altro che aprile».

Insomma, almeno fino a settembre i negoziati tra i sindacati e l’Aran non forniranno risposte certe i merito ai rinnovi dei contratti ancora da stipulare. I docenti e gli ATA, gli infermieri e i tecnici e i dipendenti degli enti locali devono quindi pazientare ancora qualche mese.

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