Nel 2025 partiranno in maniera graduale le sospensioni dell’Assegno di Inclusione, il sussidio che da gennaio 2024 ha rimpiazzato il Reddito di Cittadinanza.
Rispetto al vecchio RdC la platea dell’AdI coincide solo in parte, ma l’iter per il rinnovo è lo stesso. Per questo motivo, a partire da luglio gli attuali percettori devono attivarsi se non vogliono rimanere senza ricariche. Manca ancora un po’ di tempo ma è bene muoversi con anticipo.
Assegno di Inclusione: le somiglianze col Reddito di Cittadinanza
Andiamo con ordine. L’Assegno di Inclusione è entrato in vigore a gennaio 2024, sostituendo il Reddito di Cittadinanza. Spetta a chi ha un ISEE entro i 10.140 euro e in famiglia conta almeno un membro o disabile, o minorenne, o over 60 o in condizione di svantaggio. La platea è quindi diminuita rispetto al RdC, visto che quest’ultimo non prevedeva tali paletti nella composizione del nucleo familiare.
Ma sotto altri aspetti i due sussidi somigliano in tutto e per tutto. In ogni nucleo familiare, per esempio, può entrare un solo assegno, esattamente come succedeva con il Reddito di Cittadinanza.
L’erogazione della ricarica dell’Assegno di Inclusione avviene in due tranche: a metà mese riscuotono coloro che sono in attesa della prima rata o di mensilità arretrate, mentre a fine mese è il turno di tutti gli altri. Anche il calendario degli accrediti, dunque, è rimasto immutato.
Infine, la durata: l’Assegno di Inclusione può essere fruito per 18 mesi, rinnovabili per altri 12. Anche il RdC funzionava così. Il rinnovo comporta però la sospensione di un mese. Vediamo meglio.
Come funziona il rinnovo

Questa è l’indicazione che appare sul sito del Ministero del Lavoro nella pagina dedicata all’Assegno di Inclusione. Il rinnovo per altri 12 mesi (e non 18) è dunque soggetto a un mese di sospensione.
Come detto, l’AdI è entrato in vigore a gennaio 2024. Chi lo percepisce da allora e non ha mai subito interruzioni riceverà l’ultima mensilità a giugno 2025. A luglio si potrà quindi presentare domanda di rinnovo, ma non si riceverà alcuna ricarica. In caso di mantenimento dei requisiti, INPS accoglierà la richiesta e ricomincerà a pagare a partire da agosto.
Dal prossimo luglio partiranno quindi le sospensioni dell’Assegno di Inclusione. Naturalmente il processo slitta per chi ha iniziato a beneficiarne più tardi. Chi prende l’AdI da febbraio 2024, per esempio, riceverà l’ultima mensilità a luglio 2025; il mese di sospensione sarà quindi agosto e, qualora il rinnovo fosse accettato dall’INPS, le ricariche riprenderanno da settembre.
Chi a marzo 2025 riceverà quindi la prima rata in assoluto non incapperà nella sospensione fino ad agosto 2026.