Il 17 marzo 2025 rappresenta una data fondamentale per dipendenti e pensionati, poiché entro questo termine le Certificazioni Uniche (CU) devono essere messe a disposizione dei percettori di redditi da lavoro dipendente, assimilati e pensionistici. NoiPA e gli altri sostituti d’imposta sono tenuti a rispettare questa scadenza per garantire la regolarità fiscale e la corretta dichiarazione dei redditi.
Obbligo di rilascio delle Certificazioni Uniche entro il 17 marzo 2025
Le Certificazioni Uniche (CU) sono documenti essenziali che attestano i redditi percepiti nell’anno fiscale precedente e le relative trattenute fiscali. Per l’anno di imposta 2024, la CU deve essere messa a disposizione dei dipendenti e pensionati entro il 17 marzo 2025, in quanto il termine ordinario del 16 marzo cade di domenica.
L’obbligo di rilascio della CU riguarda:
- Redditi di lavoro dipendente e assimilati
- Redditi di lavoro autonomo
- Provvigioni e redditi diversi
- Corrispettivi derivanti da contratti di locazione breve
Certificazioni Uniche: ce ne possono essere più di una
Ci potrebbero essere casi in cui il dipendente potrebbe ricevere due o più certificazioni uniche. Questo potrebbe essere il caso di un docente che abbia un contratto presso un istituto comprensivo e un’altra per un incarico in un istituto superiore. Questa situazione può creare confusione, ma ha una spiegazione tecnica precisa.
Gli stipendi vengono erogati su due partite stipendiali con numerazioni diverse, perché i fondi provengono da capitoli di bilancio distinti. Di conseguenza, NoiPA genera una CU separata per ciascun rapporto di lavoro.
Lavoratore | Numero di CU | Motivo |
Dipendente con un solo contratto | 1 | Unico capitolo di bilancio |
Dipendente con più contratti (scuole diverse) | 2 | Capitoli di bilancio separati |
Questo comporta l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi per evitare problemi fiscali, poiché le trattenute IRPEF effettuate a titolo di acconto potrebbero risultare inferiori al dovuto, generando debiti con il fisco.
Supplenze brevi senza CU
I supplenti brevi con rapporto di lavoro iniziato a fine novembre 2024, potrebbero non trovare la CU su NoiPA. Questo può sembrare un errore, ma dipende dal meccanismo di pagamento adottato dal sistema.
Le Certificazioni Uniche funzionano per cassa e non per competenza. Ciò significa che lo stipendio viene considerato tassabile nel momento in cui è effettivamente pagato, non quando è maturato.
Mese di competenza | Mese di pagamento | Presente nella CU 2025? |
Novembre 2024 | Gennaio 2025 | No |
Dicembre 2024 | Febbraio 2025 | No |
Gennaio 2024 | Febbraio 2024 | Sì |
Dunque, gli stipendi percepiti nel 2025 ma riferiti al 2024 compariranno nella CU rilasciata l’anno successivo (2026), a tassazione separata.
Modalità di accesso alla Certificazione Unica
La Certificazione Unica viene rilasciata dai soggetti che hanno erogato i redditi da lavoro, i quali sono tenuti a fornire il documento entro il 16 marzo 2025. Le modalità di acquisizione variano in base alla tipologia di reddito e alla posizione del contribuente.
I dipendenti pubblici possono accedere alla Certificazione Unica attraverso il portale NoiPA, piattaforma dedicata alla gestione delle retribuzioni e degli adempimenti fiscali del personale della pubblica amministrazione. Nello specifico:
- Accesso all’Area Riservata: i dipendenti pubblici devono accedere al portale NoiPA utilizzando le proprie credenziali (SPID, CIE o altre modalità di autenticazione previste).
- Consultazione del Documento: la Certificazione Unica è disponibile nella sezione dedicata alla documentazione fiscale, solitamente accessibile insieme ai cedolini stipendiali.
- Download e Conservazione: è possibile scaricare il documento in formato PDF e conservarlo per almeno cinque anni, come previsto dalla normativa vigente.