C’è un modulo che in questi settimane sta circolando nelle aziende tra i lavoratori dipendenti. Riguarda l’introduzione di un nuovo bonus fiscale presente dalla busta paga di gennaio 2025.
Siccome non spetta a tutti indistintamente ma va in base al reddito, vediamo chi ha diritto al bonus e come richiederlo.
Le fasce di reddito per il nuovo bonus fiscale
Nel 2024 il Governo Meloni aveva previsto un esonero contributivo del 6 o del 7 per cento a favore dei dipendenti con redditi medio-bassi. Nel 2025 la misura non è stata rinnovata, ma è stata sostituita da un nuovo bonus fiscale.
Tale agevolazione non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini IRPEF e il suo importo varia in base al reddito. Si calcola infatti in base alla percentuale fissata per ogni fascia di reddito:
- redditi fino a 8.500 euro: 7,1%;
- redditi tra 8.500 e 15.000 euro: 5,3%;
- redditi superiori a 15.000 euro: 4,8%.
L’importo del bonus fiscale parte quindi da circa 50 euro mensili per poi salire gradualmente e va a integrare il reddito percepito. È per questo motivo che il bonus è stato rinominato anche “somma integrativa”.
Per le fasce di reddito più alte, invece, si parla di un’ulteriore detrazione. Per i redditi tra i 20.000 euro e i 32.000 euro è pari a 1.000 euro annui, quindi 83,33 euro al mese. L’importo diminuisce sotto questo importo man mano che il reddito si avvicina ai 40.000 euro.
Il modulo in PDF
Il bonus è visibile nelle busta paga di gennaio e febbraio dei dipendenti privati con i due nominativi differenti a seconda della fascia di reddito in cui si trova il dipendente. La conseguenza della sua applicazione è che il netto è più alto, in quanto si incide sul cuneo fiscale del dipendente. Nel pubblico impiego i dipendenti sono ancora in attesa di indicazioni da parte di NoiPA per il mese di aprile.
Il lavoratore troverà il bonus fiscale (Somma integrativa o Ulteriore detrazione) in busta paga in automatico, senza bisogno di richiederne l’applicazione al proprio datore di lavoro. Anche se non è escluso che il datore possa richiedere la compilazione di un modulo.
Lo stesso modulo (scaricabile gratuitamente qui in formato PDF) può servire anche nel caso in cui il dipendente preferisca richiedere la non applicazione del bonus: per esempio, se non si è sicuri di avere un reddito annuo inferiore a 40.000 rischiando quindi di doverlo restituire.
Nel caso in cui il bonus non venisse riconosciuto ma il reddito non superasse i 40.000 euro lo si potrà comunque recuperare in sede di conguaglio.