Le trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Metalmeccanica Industria scaduto il 30 giugno 2024 sono in una fase di stallo. Dallo scorso novembre, non si registrano progressi significativi nei negoziati tra le organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm e le associazioni datoriali Federmeccanica e Assistal. Nel frattempo la carenza contrattuale si avvicina i 9 mesi.
Questo impasse ha portato alla proclamazione di uno sciopero nazionale di 8 ore previsto per il 28 marzo 2025, con l’obiettivo di sollecitare la ripresa delle trattative.
Al centro del confronto interrottosi in autunno vi è la questione delicata della gestione delle ore di PAR, permessi annui retribuiti.
Le richieste dei Sindacati
I sindacati Fim-Fiom-Uilm hanno avanzato proposte specifiche riguardanti i Permessi Annui Retribuiti (PAR), focalizzandosi su:
• Frazionamento dei PAR: attualmente, i permessi possono essere utilizzati in blocchi minimi di 8 ore per i lavoratori su turni e 4 ore per quelli con orario normale. I sindacati propongono la possibilità di usufruire dei PAR in frazioni più piccole, per meglio conciliare vita lavorativa e personale.
• Riduzione del preavviso: per situazioni legate all’assistenza di figli minori, genitori anziani o familiari disabili, si richiede la possibilità di accedere ai PAR con un preavviso ridotto o nullo, garantendo maggiore flessibilità ai lavoratori in queste circostanze.
• Utilizzo collettivo dei PAR: i sindacati suggeriscono che la programmazione delle ferie e dei permessi sia effettuata congiuntamente, privilegiando l’uso collettivo dei PAR per rispondere alle esigenze comuni dei lavoratori.
Le proposte di Federmeccanica e Assistal
Le associazioni datoriali, dal canto loro, hanno presentato proposte orientate a garantire l’effettivo utilizzo dei PAR, evitando la loro monetizzazione in Busta paga come salario aggiuntivo. Le principali indicazioni includono:
• Obbligo di utilizzo dei PAR: i permessi non fruiti entro la fine dell’anno confluiscono in un conto ore individuale, con un periodo di 12 mesi per il loro utilizzo o programmazione.
• Conto ore aziendale: se, trascorsi i 12 mesi, i PAR non sono stati utilizzati, vengono trasferiti in un conto ore collettivo aziendale. L’azienda ha la facoltà di decidere modalità e tempi di fruizione, anche per specifici reparti o gruppi di lavoratori.
Divergenze tra le Parti
Le posizioni di sindacati e associazioni datoriali presentano differenze significative:
Tema | Sindacati (Fim-Fiom-Uilm) | Federmeccanica-Assistal |
Frazionamento dei PAR | Richiesta di utilizzo in frazioni minori | – |
Preavviso | Ridotto o nullo per assistenza familiare | – |
Monetizzazione dei PAR | – | Eliminata, con obbligo di utilizzo |
Gestione PAR non fruiti | – | Conto individuale per 12 mesi, poi conto aziendale |
Mentre i sindacati puntano a una maggiore flessibilità nell’utilizzo dei PAR e a una tutela dei diritti individuali, le associazioni datoriali mirano a garantire l’effettiva fruizione dei permessi, evitando la loro monetizzazione. Questo è sicuramente uno dei temi che ha contribuito al disallineamento delle posizioni al tavolo e allo stallo delle trattative, ma il tema principale resta quello del salario.