INPS utilizza l’ultima settimana di marzo per erogare i pagamenti residui di Assegno Unico, NASpI e Carta Acquisti. Ma la prestazione più attesa è senz’altro l’Assegno di Inclusione, che dovrebbe essere caricato in settimana. Si avvicina una scadenza.
Assegno di Inclusione, ricariche vicine
L’Assegno di Inclusione è la prestazione più attesa della settimana. A fine mese, infatti, si sa che INPS eroga l’Assegno di Inclusione. Ne sono beneficiarie le famiglie con un ISEE entro i 10.140 euro in cui sono presenti membri disabili, minorenni, over 60 o in condizione di svantaggio.
La ricarica di fine mese però non riguarda l’intera platea, ma solo coloro che hanno diritto a una mensilità diversa dalla prima. Chi attendeva la prima rata o rate arretrate ha riscosso a metà marzo.
Secondo il calendario dell’INPS, il pagamento è atteso per giovedì 27 marzo, quindi le lavorazioni dovrebbero verificarsi tra martedì 25 e mercoledì 26. INPS però è solito anticipare di un giorno: vedremo se anche a questo giro l’importo verrà caricato prima del previsto.
INPS paga anche il Supporto Formazione e Lavoro
Più o meno negli stessi giorni è atteso anche l’accredito del Supporto Formazione e Lavoro. Tale sussidio è complementare all’Assegno di Inclusione perché spetta ai cittadini tra i 18 e i 59 anni con un ISEE entro i 10.140 euro. Quindi agli esclusi dall’AdI.
A condizione però che siano disposti a intraprendere un percorso di politica attiva del lavoro, dunque a partecipare a stage, corsi di formazione o riqualificazione professionale, progetti utili alla collettività ecc. In cambio dell’attività svolta, INPS riconosce ai cittadini 500 euro mensili.
Il pagamento è atteso per giovedì 27 marzo, esattamente come l’AdI, ma proprio come l’AdI non è detto che INPS rispetti a pieno il calendario. Quindi potrebbe anticipare o slittare di qualche giorno.
Assegno Unico, a fine marzo tocca ai nuovi importi
In settimana potrebbero arrivare anche nuovi accrediti dell’Assegno Unico, la prestazione che INPS riconosce a chi ha figli a carico fino a 21 anni o disabili senza limiti di età.
Il grosso dei pagamenti di marzo si è concentrato la scorsa settimana, nei giorni tra il 19 e il 21, e ha riguardato soprattutto coloro che non hanno subito variazioni di importo rispetto a febbraio. Questa settimana è il turno di quelli che invece a marzo riscuotono un importo diverso dal solito. Per via di un nuovo ISEE, di nuove maggiorazioni, ecc.
Giorni prefissati non ce ne sono e tutta la settimana può essere interessata dai pagamenti. L’accredito arriverà sull’IBAN comunicato in fase di domanda, anche per i percettori dell’Assegno di Inclusione.
NASpI, pagamento fissato per oggi
Da segnalare anche nuovi pagamenti NASpI. INPS sta portando a termine gli accrediti dell’indennità di disoccupazione riservata a chi ha perso il lavoro involontariamente e relativa al mese di febbraio.
La data da cerchiare sul calendario è quella di oggi, lunedì 24 marzo:

In questo caso però l’accredito fa riferimento a una sola giornata di marzo: per questo l’importo della NASpI è più basso del normale. INPS sta effettuando i pagamenti residui prima di dare il via la prossima settimana agli accrediti di aprile e relativi al mese di marzo.
Altri 80€ da INPS sulla Carta Acquisti
In questa settimana di fine marzo potrebbero arrivare anche nuove ricariche sulla Carta Acquisti, riconosciuta agli over 65 e a chi ha figli sotto i 3 anni con un ISEE entro gli 8.117,17 euro. I pagamenti del 17 marzo, infatti, non hanno coinvolto l’intera platea dei beneficiari e c’è chi ancora aspetta gli 80 euro di competenza marzo e aprile.
80 euro che, ricordiamolo, possono essere utilizzati per fare la spesa, comprare farmaci e parafarmaci e pagare le bollette.
Una scadenza per fine marzo
Infine, una scadenza da segnalare. Quella per l’invio della domanda di disoccupazione agricola, l’indennità riservata a chi tra il 2023 e il 2024 ha lavorato nei campi per almeno 102 giornate.
L’istanza può essere presentata entro lunedì 31 marzo. Quindi manca solo una settimana alla chiusura della finestra. Dopodiché INPS pubblicherà gli elenchi agricoli provinciali con il nominativo del bracciante e il numero di giornate lavorate. Se non avrà nulla da segnalare, il bracciante agricolo riceverà la disoccupazione a partire dall’estate.