Punta il dito contro Federmeccanica, Assistal e Unionmeccanica, il Segretario Generale Fiom Michele De Palma, che durante l’Assemblea unitaria di Fim-Fiom-Uilm del 21 marzo, a Vicenza, ha voluto ripercorrere i motivi del mancato rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro.
Hanno bloccato il negoziato per il rinnovo dei CCNL
Un discorso, quello di De Palma, che evidenzia la tensione crescente tra le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali riguardo al rinnovo dei due principali contratti collettivi di lavoro della Metalmeccanica. Il blocco della trattativa da parte di Federmeccanica, Assistal e Unionmeccanica viene interpretato con un mancato riconoscimento del ruolo negoziale:
”Loro hanno deciso di mettere in stallo la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale collettivo delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici. Hanno deciso di congelare il tavolo negoziale intorno al quale avevamo cominciato a confrontarci con le nostre controparti. Loro devono sapere che hanno fatto una scelta di cui si assumono le dirette conseguenze. Perché una cosa è litigare, negoziare, contrattare, confrontarsi, ma nella legittimità del riconoscimento negoziale di un tavolo di trattativa, un’altra cosa è decidere di togliere di mezzo il tavolo negoziale. Perché si vuol dire che non si riconosce alla propria controparte la dignità di soggetto negoziale. E loro devono sapere che per noi è inaccettabile il fatto che abbiano scelto una strada di questo tipo. Noi dobbiamo imparare che il contratto nazionale è come la Costituzione. E uno dei nostri padri ci disse che la Costituzione è un libro. Se lo prendi e lo lasci cadere, finisce per terra. Quello è vivo se lo fai vivere nella tua vita dentro i luoghi di lavoro. E il contratto nazionale è la Costituzione dentro i luoghi di lavoro”.
“Federmeccanica vuole rinnovare solo con la Piattaforma degli Industriali”
A seguire De Palma parla dell’intervista ESCLUSIVA di TuttoLavoro24.it al Presidente di Federmeccanica, Federico Visentin, in cui si dichiara disponibile a firmare il rinnovo in qualsiasi momento. La realtà è del tutto diversa, sottolinea: gli industriali vogliono costruire un rinnovo che tenga conto solo delle loro richieste e non anche quelle dei lavoratori.
Quindi aumenti retributivi solo con l’IPCA NEI (173 euro variabili), soppressione scatti di anzianità e loro anticipazione periodica, e maggiori tutele per i metalmeccanici pensionati non autosufficienti. In sintesi, le proposte del CCNL ESG.
“ho letto un’intervista del Presidente di Federmeccanica, di Visentin, che ha detto che lui è disponibile da subito a firmare. Ma lui non vuol firmare un contratto negoziato – incalza il leader sindacale – , vuol firmare la piattaforma che lui stesso ci ha costruito. Voi ve lo immaginate che mondo splendido sarebbe se noi ci scriviamo la piattaforma e ci firmiamo il contratto? Ecco perché devono imparare innanzitutto a rispettare la differenza. È il ruolo di rappresentanza che i sindacati hanno delle lavoratrici e dei lavoratori. Il 98% delle metalmeccaniche e dei metalmeccanici ha votato la piattaforma e ha detto di sì a quella piattaforma. Dopo il referendum quella piattaforma non è più la piattaforma di Fim-Fiom-Uilm, che lo capissero in Federmeccanica, in Assistal, in Unionmeccanica. Non è più nella disponibilità delle organizzazioni sindacali. Noi da questa assemblea dobbiamo farvi partire l’orgoglio di essere le tute blu e i colletti bianchi che decidono l’industria di questo paese. E’ per questo che siamo qui”.
