Nuovo sciopero del personale scolastico nei primi giorni di aprile. A proclamarlo, per ora “in solitaria” è il sindacato di base USB Lavoro Pubblico che contesta l’avvio di un negoziato, quello per il rinnovo dell CCNL Istruzione e Ricerca 2022-2024 in cui i lavoratori partono già “sconfitti”.
Il contratto coinvolge oltre un milione di lavoratori tra i più sottopagati d’Europa, fa sapere USB. L’ultimo rapporto OCSE conferma: gli stipendi dei docenti italiani sono tra i più bassi.
Inflazione al 16%, Contratti che Azzerano il Potere d’Acquisto
Con un’inflazione al 16%, i rinnovi contrattuali del pubblico impiego – tutti, nessuno escluso – sono diventati strumenti di impoverimento. La politica dei redditi, sostenuta dal “sindacalismo collaborazionista” – si legge in un comunicato – ha svuotato i contratti del loro vero scopo: migliorare le condizioni dei lavoratori.
L’aumento del 5,78% proposto dal Governo significa una perdita del potere d’acquisto superiore al 10%. Ecco perchè il sindacalismo di base non ci sta e punta ad ottenere un cambio di rotta “politico”.
Servono 500 euro netti per restituire dignità al personale scolastico, sostiene USB con un messaggio chiaro e determinato, finalizzato ad invitare docenti e ATA ad aderire allo sciopero di venerdì 4 aprile per dare forza alle rivendicazioni del sindacato.
Manifestazioni a Roma e in Tutta Italia
Il Governo – sottolinea il sindacato – vuole introdurre figure come tutor e orientatori, creando un middle management che agisca da intermediario tra dirigenti e docenti. Un modello che gerarchizza la scuola e ne peggiora le condizioni.
USB rifiuta questo approccio. Per questo ha deciso di passare all’azione con la proclamazione dello sciopero.
A Roma la protesta scenderà in piazza con un corteo a Viale Trastevere, davanti alla sede del Ministero dell’Istruzione. Manifestazioni si terranno anche nelle principali città italiane.
Sciopero 4 Aprile e Elezioni RSU: 2 Appuntamenti Decisivi
Non solo lo sciopero del 4 aprile. Anche le elezioni delle RSU dal 14 al 16 aprile sono un appuntamento chiave per far sentire la voce della scuola pubblica e dei suoi lavoratori. Ne è convinto USB che vede l’azione di sciopero come un momento per restituire forza al dissenso molto presente tra chi lavora con gli alunni e punta a rafforzare il proprio ruolo sul tavolo di trattativa per il rinnovo del CCNL. I due appuntamenti dunque sono collegati, oltre che essere decisivi per il futuro del comparto dell’istruzione.