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Assegno di Inclusione, Attesi ad Aprile gli Arretrati per i Carichi di cura

I nuclei familiari percettori dell’Assegno di Inclusione in cui ci sono soggetti caregiver, quindi con carichi di cura, possono accedere più facilmente al sussidio.

Questo perché il carico di cura viene attribuito d’ufficio dall’INPS e ciò accelera la procedura di attribuzione del sussidio. Ma andiamo per step.

Carichi di cura nel nucleo percettore dell’AdI

Nella famiglia che beneficia dell’Assegno di Inclusione ci sono sicuramente membri disabili, minorenni, ultra 60enni o in condizione di svantaggio, quindi presi in carico dai servizi sociali. Se nel nucleo familiare non è presente almeno uno di questi soggetti, infatti, INPS non riconosce il sussidio. Così come non lo riconosce se l’ISEE supera i 10.140 euro.

Il maggiorenne che all’interno del nucleo si assume le responsabilità assistenziali (ossia i carichi di cura) per prendersi cura dei soggetti che necessitano di particolare attenzione e supporto è detto caregiver.

Nel contesto specifico dell’Assegno di Inclusione, quindi, il componente maggiorenne che assume i carichi di cura è colui che in famiglia deve farsi carico di:

  • minori di tre anni di età;
  • tre o più figli minorenni;
  • componenti con disabilità o non autosufficienza.

Domande accolte d’ufficio

Nella scala di equivalenza usata per stabilire l’importo dell’Assegno di Inclusione, il componente maggiorenne con carico di cura ha punteggio pari a +0,40Dal 2025 tale punteggio gli viene attribuito d’ufficio dall’INPS, anche se nella domanda non c’è indicato il componente. Lo ha annunciato INPS nel messaggio n. 592 del 17 febbraio 2025.

Le conseguenze per i nuclei familiari interessati sono positive, soprattutto considerando che nel corso del 2024 INPS aveva respinto tutte le domande in cui il caregiver non era espressamente stato indicato.

Mentre nel 2025, se confermati tutti gli altri requisiti, la domanda di Assegno di Inclusione verrà automaticamente accolta. Così come verranno riesaminate d’ufficio dall’INPS tutte le domande precedentemente respinte per mancata indicazione del caregiver.

Pertanto, le domande già accolte e in corso di pagamento saranno soggette al ricalcolo degli importi spettanti, integrando eventuali arretrati non riconosciuti in precedenza per via della mancata attribuzione del carico di cura.

Quando arrivano gli arretrati per i carichi di cura?

Le ricariche dell’Assegno di Inclusione arrivano in due tranche:

  • a metà mese INPS eroga la prima mensilità o gli arretrati;
  • a fine mese eroga la mensilità ordinaria.

Gli arretrati spettanti per i carichi di cura finora non riconosciuti arrivano quindi con la ricarica di metà mese, quella cosiddetta anticipata. Se non sono arrivati con quella di marzo, o sono stati pagati solo parzialmente, arriveranno quindi con quella di metà aprile.

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