HomeEvidenza836€ Extra Busta paga ai Lavoratori Dipendenti di Piccole Aziende Artigiane

836€ Extra Busta paga ai Lavoratori Dipendenti di Piccole Aziende Artigiane

Il welfare aziendale diventa sempre più centrale per imprese e lavoratori. Nell’artigianato gli Enti Bilaterali Regionali garantiscono prestazioni con un valore medio di 836 euro per dipendente, un supporto superiore ai 560 euro ottenuti con la riduzione del cuneo fiscale prevista dalla manovra 2025. Questo contributo aiuta a migliorare la qualità della vita dei lavoratori e ad attrarre nuovi talenti, soprattutto nelle micro e piccole imprese.

Lo mette in luce una pubblicazione curata dal ricercatore Enrico Quintavalle e pubblicata sul portale Spirito Artigiano. Vediamo alcuni passaggi chiave di questa indagine.

Il contesto demografico e le sfide del welfare

La popolazione italiana sta invecchiando rapidamente. Entro il 2040, gli over 65 rappresenteranno il 32,4% della popolazione. Questo trend aumenta la pressione sulla spesa pubblica per pensioni e sanità, riducendo le risorse disponibili per giovani e lavoratori.

Nel bilancio pubblico, per ogni euro destinato a welfare per famiglie e giovani, si spendono 12 euro per pensioni e sanità. Questo squilibrio mette a rischio la sostenibilità del sistema sociale e impone la ricerca di soluzioni alternative.

Welfare aziendale: una risposta efficace

In questo scenario, il welfare aziendale diventa fondamentale. Le imprese possono integrare le prestazioni pubbliche con servizi mirati, migliorando la qualità della vita dei lavoratori e contribuendo a colmare il gap di manodopera qualificata. Nel 2024, il 47,8% delle aziende segnala difficoltà nel reperire personale, con picchi del 59,2% nelle imprese artigiane.

Secondo Eurobarometro, l‘88% delle PMI italiane ha adottato misure per fronteggiare la carenza di competenze. Tra queste, il 35,5% ha migliorato le condizioni di lavoro e il 33,1% ha investito nella formazione del personale. Inoltre, il 24,2% delle piccole imprese utilizza pacchetti di welfare per attrarre e trattenere lavoratori.

La crescita del welfare aziendale

Il Welfare Index PMI 2024 evidenzia un aumento delle imprese con livelli elevati di welfare, passate dal 10,3% al 33,3% negli ultimi otto anni. Nel settore artigiano, il 26,3% delle aziende ha raggiunto un livello alto o molto alto di welfare.

I servizi più diffusi riguardano:

  • Conciliazione vita-lavoro
  • Salute e assistenza
  • Previdenza e protezione
  • Condizioni lavorative e sviluppo del capitale umano

Il ruolo strategico degli Enti Bilaterali

Gli Enti Bilaterali offrono un supporto determinante, in particolare per le micro e piccole imprese. I contratti nazionali siglati da Confartigianato – si legge – coprono il 25,8% delle imprese italiane con dipendenti, coinvolgendo 1,8 milioni di lavoratori.

Le prestazioni degli Enti Bilaterali sono ampie e diversificate, con 27 tipologie di intervento. Il valore medio di ogni prestazione erogata ai lavoratori è di 836 euro. Si tratta di prestazioni economiche erogate al di fuori della retribuzione mensile, direttamente dagli Enti Bilaterali regionali, tra cui: EBLART – Lazio, EBRET – Toscana, ELBA – Lombardia, EBAV – Veneto, EBAS – Sicilia, EBAC – Calabria, ecc.

A confronto, le misure di riduzione del cuneo fiscale della manovra 2025 garantiscono un vantaggio medio di 560 euro per beneficiario.

Un altro aspetto chiave è la parità di genere. Sebbene nelle micro e piccole imprese le donne rappresentino il 40,7% dei dipendenti, il 49,2% delle prestazioni degli Enti Bilaterali è destinato a loro, con un importo medio di 848 euro per prestazione.

Il welfare aziendale e la bilateralità rappresentano strumenti fondamentali per rispondere alle sfide del mercato del lavoro e all’esigenza di sempre nuove tutele. Investire in questi ambiti significa sostenere la crescita delle imprese, migliorare le condizioni dei lavoratori e favorire una maggiore inclusione sociale ed economica.

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