Sono stati finalmente pubblicati gli oltre 200.000 cedolini relativi agli arretrati corrisposti in data 24 marzo al personale delle Funzioni Centrali. L’emissione speciale era stata disposta il 7 marzo scorso.
Il personale delle Agenzie Fiscali, tuttavia, ha avuto l’accredito degli arretrati solamente venerdì 28 marzo.
Mentre sono ancora in tanti coloro che sono rimasti esclusi per via di particolari eventi che hanno riguardato il rapporto di lavoro durante la fase di competenza degli arretrati. In questi casi bisogna essere consapevoli che il pagamento non avverrà.
Arretrati: tutto il 2023 era stato erogato, in parte, in anticipo
Gli importi degli compensi sono stati definiti in base agli aumenti previsti dal CCNL, con l’assorbimento di due voci stipendiali:
- IVC (Indennità di Vacanza Contrattuale), recuperata per il periodo gennaio 2024 – febbraio 2025.
- Anticipo di dicembre 2023, che aveva già permesso ai dipendenti di ricevere parte del dovuto in anticipo.
Questi due fattori incidono significativamente sul totale netto percepito, che può risultare inferiore rispetto alle aspettative iniziali.

Niente Cedolino per chi è andato in pensione prima di settembre 2024
Solo chi è andato in pensione da settembre 2024 in avanti si vedrà erogare gli arretrati. Ma attenzione, una parte di questi dovrà restituirli (come meglio spiegato qui, leggei gli importi) per una serie di scelte non prudenti da parte di Governo e ARAN.
Questa situazione degli arretrati da restituire non ha precedenti nella storia del pubblico impiego.
Per coloro che sono andati in pensione dal 2 dicembre 2023 al 31 agosto 2024 non ci saranno somme a credito in quanto l’acconto percepito a dicembre 2023 è maggiore degli arretrati maturati.