L’8 e il 9 giugno 2025, i cittadini italiani saranno chiamati a esprimersi su cinque quesiti referendari riguardanti il mondo del lavoro. Questa iniziativa, promossa dalla CGIL, mira a modificare alcune disposizioni del Jobs Act e altre normative che influenzano i diritti dei lavoratori. Secondo quanto riportato da Tuttolavoro24.it, il Consiglio dei Ministri ha approvato i decreti per questi referendum abrogativi, che quindi si terranno in concomitanza con altre consultazioni elettorali.
“Se il tuo Capo ha certezze, perché tu devi vivere alla giornata?”
Il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, ha lanciato la campagna referendaria con un video messaggio promozionale che gira sui social molto chiaro:
“Se il tuo capo ha certezze, perché tu devi vivere alla giornata? Basta con il precariato selvaggio”.

Una frase che sottintende la disparità tra la stabilità di cui godono molti datori di lavoro e la precarietà che affligge numerosi lavoratori. Landini evidenzia come la sicurezza economica e lavorativa non debba essere un privilegio di pochi, ma un diritto garantito a tutti.
La precarietà lavorativa al centro del dibattito
In un’intervista, Landini ha affermato: “Una persona non è libera se precaria, non è libera se ha uno stipendio che non lo fa vivere, non è libera se muore sul lavoro”. Queste parole mettono in luce come la precarietà e i bassi salari limitino la libertà individuale e la dignità dei lavoratori.
I 5 quesiti del Referendum 2025
La CGIL invita tutti i cittadini a partecipare attivamente al referendum dell’8 e 9 giugno, sottolineando che solo attraverso l’impegno collettivo è possibile ottenere cambiamenti significativi nel mondo del lavoro. Ecco i 5 quesiti su cui potranno esprimersi tutti i cittadini maggiorenni con diritto al voto:
- CITTADINANZA (promosso da +Europa e altre realtà)
- Ridurre da 10 a 5 anni il tempo di residenza necessario per richiedere la cittadinanza italiana
2. JOBS ACT – LICENZIAMENTI (promosso da CGIL)
- Abrogare le norme sui licenziamenti del contratto a tutele crescenti
3. JOBS ACT – PICCOLE IMPRESE (promosso da CGIL)
- Eliminare il tetto alle indennità per licenziamenti illegittimi nelle aziende sotto i 15 dipendenti
4. LAVORO – CONTRATTI A TERMINE (promosso da CGIL)
- Rimuovere alcune restrizioni sull’uso dei contratti temporanei
5. LAVORO – APPALTI E INFORTUNI (promosso da CGIL)
- Abrogare la responsabilità solidale di committenti e appaltanti in caso di infortuni