Via libera da parte dell’INPS all’esclusione dei titoli di Stato fino a 50.000 euro dall’ISEE.
Con la pubblicazione del Decreto direttoriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, n. 75 del 2 aprile 2025, viene infatti approvato il modello aggiornato della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il calcolo dell’ISEE e le relative istruzioni per la compilazione.
Quindi è ufficiale: d’ora in poi, abbassare l’Indicatore Economico sarà più facile.
I vantaggi dall’esclusione dei Titoli di Stato
Da giovedì 3 aprile 2025 i nuclei familiari potranno escludere dalla Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il calcolo dell’ISEE:
- i Titoli di Stato (Bot, Btp, Cct, ecc.)
- i Buoni Fruttiferi postali (inclusi quelli trasferiti allo Stato),
- i libretti di risparmio postale
per un importo fino a 50.000 euro.
Con l’esclusione di suddetti titoli, l’ISEE risulterà più basso. La conseguenza è che sarà più facile accedere a determinate prestazioni previdenziali, quali la Carta Dedicata a te, la Carta Acquisti, l’Assegno di Inclusione, il Supporto Formazione e Lavoro, il Bonus Bollette, ecc. Per accedere a tutte queste prestazioni, infatti, bisogna non superare una certa soglia ISEE e abbassandolo si avranno quindi maggiori possibilità di rientrare nei limiti.
Ma escludendo i titoli di Stato anche chi percepisce l’Assegno Unico avrà dei vantaggi: con un ISEE più basso, infatti, l’importo mensile in pagamento per i figli a carico aumenta.
Come fare per rinnovare l’ISEE
Il modello di tipo dell’attestazione ISEE rimane invariato. A venire aggiornata è la modulistica per la DSU, che dal 3 aprile 2025 sostituisce i precedenti modelli e istruzioni.
Il nuovo modello è contenuto nell’allegato A del decreto Direttoriale n. 75 del 2 aprile 2025. L’allegato fornisce le istruzioni per la compilazione del nuovo modello della DSU.
Ma come deve comportarsi chi l’ISEE l’ha presentato prima del 3 aprile? Lo spiega l’INPS nel comunicato stampa del 2 aprile, nel quale specifica che «per l’accesso alle prestazioni sociali agevolate, le DSU già presentate nell’anno in corso restano valide fino alla naturale scadenza, ferma restando la facoltà di richiedere una nuova attestazione ISEE per escludere, nel limite massimo di 50mila euro, gli strumenti di risparmio richiamati dalla norma».
Aggiornare la DSU ai fini dell’ISEE dunque, non è obbligatorio. Ma può essere conveniente farlo, per i motivi detti sopra, se si hanno titoli di Stato fino a 50.000 euro.
Va però tenuto presente che il passaggio dalla vecchia alla nuova DSU non sarà automatico: il cittadino dovrà rivolgersi a un Caf o a un patronato qualora decidesse di rinnovare l’ISEE per la seconda volta in un anno. E tale operazione ha un costo di circa 25 euro.