Sale il costo degli interessi dovuti dai pensionati che contraggono prestiti che prevedono la cessione del quinto.
Vediamo quali sono le novità da aprile 2025.
Cessione del Quinto
L’INPS aggiorna periodicamente i tassi massimi applicabili ai prestiti concessi a pensionati e dipendenti pubblici tramite cessione del quinto. Questo tipo di prestito prevede una trattenuta diretta fino al 20% della pensione o dello stipendio netto, garantita dall’ente previdenziale.
I tassi vengono determinati dal Ministero dell’Economia (MEF) e dalla Banca d’Italia, e servono a fissare due livelli:
- Il tasso medio, praticato dalle banche.
- Il tasso soglia di usura, oltre il quale un prestito è considerato illegale.
Per i pensionati, l’INPS stabilisce tassi TAEG convenzionali, differenziati in base all’età e all’importo richiesto.
A cosa servono questi tassi?
Questi limiti tutelano i pensionati da condizioni svantaggiose. Impediscono che una persona anziana, magari in condizione di fragilità economica, finisca per pagare interessi eccessivi. Inoltre, proteggono l’INPS da esposizioni troppo rischiose.
Dal 1° aprile 2025, è attivo il sistema informatico “Quote Quinto”, che blocca automaticamente i prestiti con tassi superiori a quelli fissati.
Quali pensionati sono interessati
Questi tassi si applicano solo a chi riceve prestiti convenzionati tramite INPS. Sono esclusi i prestiti non assistiti da cessione del quinto.
Riguardano soprattutto:
- Ex lavoratori del settore pubblico
- Ex dipendenti privati in pensione
- Lavoratori prossimi alla pensione che valutano una liquidazione anticipata
La cessione del quinto può essere chiesta dai titolari di tutte le pensioni, a eccezione di:
- assegni e pensioni sociali;
- invalidità civili;
- assegni mensili per l’assistenza ai pensionati per inabilità;
- assegni di sostegno al reddito (VOCRED, VOCOOP, VOESO, CRED27, COOP28);
- assegni al nucleo familiare;
- pensioni con contitolarità per la quota parte non di pertinenza del soggetto richiedente la cessione;
- prestazioni di esodo ex art. 4, commi 1-7 ter, legge 28 giugno 2012, n. 92;
- APE Sociale.
Tabella comparativa: Gennaio-Marzo vs Aprile-Giugno 2025
Tutte le classi d’età e di importo registrano un leggero incremento dei tassi TAEG nel secondo trimestre 2025. Anche se contenuto (es. +0,08% per la fascia 60-64 anni fino a 15.000 €), l’aumento impatta direttamente sull’importo finale da restituire.
Classe d’età | Importo | TAEG Gen-Mar 2025 | TAEG Apr-Giu 2025 |
---|---|---|---|
Fino a 59 anni | Fino a 15.000 € | 9,61% | 9,69% |
Oltre 15.000 € | 7,56% | 7,58% | |
60 – 64 anni | Fino a 15.000 € | 10,41% | 10,49% |
Oltre 15.000 € | 8,36% | 8,38% | |
65 – 69 anni | Fino a 15.000 € | 11,21% | 11,29% |
Oltre 15.000 € | 9,16% | 9,18% | |
70 – 74 anni | Fino a 15.000 € | 11,91% | 11,99% |
Oltre 15.000 € | 9,86% | 9,88% | |
75 – 79 anni | Fino a 15.000 € | 12,71% | 12,79% |
Oltre 15.000 € | 10,66% | 10,68% | |
Oltre 79 anni | Fino a 15.000 € | 20,4875% | 20,6500% |
Oltre 15.000 € | 15,5000% | 15,5375% |
Tassi medi e soglia usura per trimestre
Anche i tassi medi e le soglie di usura cresacono, segno di un contesto economico in cui il credito diventa meno conveniente anche per i prestiti garantiti come la cessione del quinto.
Periodo | Importo | Tasso Medio | Soglia Usura |
---|---|---|---|
Gen-Mar 2025 | Fino a 15.000 € | 13,19% | 20,4875% |
Oltre 15.000 € | 9,20% | 15,5000% | |
Apr-Giu 2025 | Fino a 15.000 € | 13,32% | 20,6500% |
Oltre 15.000 € | 9,23% | 15,5375% |