HomeEvidenzaInfermieri, Bonus da 350 euro per chi Non Fugge dall'Italia

Infermieri, Bonus da 350 euro per chi Non Fugge dall’Italia

Un bonus di 350 euro (lordi) da erogare agli infermieri per evitare che fuggano verso mete più remunerative. È l’idea che inizia a balenare in Lombardia per fermare l’esodo verso la Svizzera.

Cerchiamo di capirne di più.

Infermieri in Svizzera, l’idea per fermare l’esodo

Lasciare l’Italia per andare a lavorare all’estero è ormai diventata una tendenza, spinta dalla necessità di ricercare uno stipendio migliore, più adeguato al reale costo della vita. Medici e infermieri ne sanno qualcosa.

Negli ultimi anni, sempre più componenti del personale sanitario si sono trasferiti in Svizzera per una paga più alta. Basti pensare che secondo i dati dell’Ufficio Federale di Statistica svizzero, nel paese elvetico un infermiere può arrivare a guadagnare fino a 6.250 euro netti mensili, anche senza straordinari. In Italia, invece, il salario medio annuo si attesta sotto i 25 mila euro.

Per limitare l’esodo verso la Svizzera, la Regione Lombardia ha quindi pensato a un’indennità mensile temporanea rivolta agli infermieri che operano nelle aree marginali e di confine.

A chi spetterebbe l’indennità

La Regione Lombardia starebbe valutando un’indennità da 350 euro lordi da riconoscere agli infermieri di confine, quindi quelli operativi nelle province di Varese, Como e Sondrio. Ossia quelli che risultano maggiormente attratti dagli stipendi più alti in Svizzera.

La proposta arriva dall’assessore al Welfare della Regione Lombardia Guido Bertolaso. La notizia è stata confermata anche dal sindacato Nursing Up, che dopo la manifestazione a palazzo Lombardia del 27 marzo scorso chiede all’assessore Bertolaso un incontro a breve proprio per discuterne insieme.

«Vogliamo vederci chiaro e capire a chi sarebbe destinato tale incentivo e valutarne con attenzione i dettagli, augurandoci che si tratti di un passo in avanti concreto – ha fatto sapere il presidente di Nurging Up Antonio De PalmaÈ chiaro che la fuga verso il vicino Ticino va arginata, ma tutti i professionisti sanitari lombardi vivono da tempo una situazione di profondo disagio. Bertolaso ci convochi. Sediamoci al tavolo e costruiamo insieme un percorso reale per uscire da questo tunnel».

Secondo altre fonti, pare che un’indennità simile a quella pensata per gli infermieri possa essere riconosciuta anche al personale della dirigenza medica (per loro si parla di 800 euro lordi) e al personale tecnico sanitario (400 euro lordi), operanti sempre nella medesima area di confine.

Per adesso non c’è niente di ufficiale. Chiaramente il problema dei bassi salari degli infermieri non è circoscritto alla Lombardia, che comunque deve colmare i posti lasciati vacanti da chi se ne va verso la Svizzera attingendo dal personale sanitario proveniente da altre Regioni o addirittura dall’estero. I quali si ritroverebbero a vivere le stesse problematiche degli attuali colleghi tentati dai salari svizzeri.

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