Sanità pubblica, la CISL ha posto la firma sull’intesa proposta dall’Aran, ma CGIL, UIL e Nursing Up non hanno fatto lo stesso. La trattativa per il rinnovo di contratto si è quindi arenata.
I tre sindacati non accennano a smuovere la loro posizione, a meno che non vengano «anticipate tutte le risorse disponibili, comprese quelle destinate ai CCNL 2025-2027». La CISL, invece, è più aperta al dialogo con Aran e intende riprendere la trattativa il prima possibile.
CCNL Sanità Pubblica, CISL elenca le conseguenze della mancata firma
Le buste paga dei professionisti della sanità restano invariate, i riconoscimenti saltano e la valorizzazione professionale viene congelata. Sono queste, secondo la CISL, le conseguenze dell’opposizione che CGIL, UIL e Nursing Up fanno all’intesa proposta dall’Aran.
Lo spiega bene in un comunicato stampa che intende ritornare sulla questione:
«Nel settore sanitario, il rinnovo del CCNL è fermo. Non solo: il blocco di oggi impedisce anche l’avvio delle trattative per il triennio 2025-2027. Un doppio danno per chi lavora ogni giorno a garantire il diritto alla salute dei cittadini. Il paradosso? Alcuni sindacati continuano a dire “no a tutto”, rivendicando obiettivi irrealizzabili o extracontrattuali, ma senza fornire una vera alternativa. Nel frattempo, chi paga questo immobilismo sono i professionisti sanitari, gli OSS, i tecnici e il personale amministrativo: stipendi fermi, arretrati bloccati, indennità sospese, progressioni congelate e diritti acquisiti a rischio».
La CISL sottolinea i benefici di cui i lavoratori della sanità avrebbero goduto con il rinnovo del contratto:
- aumenti fino a 170 euro mensili, con la prospettiva di arrivare oltre i 350 euro con il prossimo rinnovo;
- arretrati;
- fondi contrattuali più alti;
- tutte le Indennità specifiche aumentate;
- straordinari valorizzati;
- più accesso agli incarichi e all’elevata qualificazione;
- tutele psicologiche e legali contro le aggressioni;
- ferie solidali estese, buoni pasto in smart working, più diritti;
- progressioni verticali fino al 2026 e riconoscimento di nuove figure professionali.
Perché le elezioni delle RSU sono importanti per il rinnovo dei contratti
È in questo contesto che le elezioni per il rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie (RSU) in programma dal 14 al 16 aprile acquistano un ruolo fondamentale.
Chi la spunterà avrà infatti un maggior peso rappresentativo e potrà spostare gli equilibri nelle trattative per il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione ancora da definire. Anche quello dei dipendenti delle Funzioni Locali, per esempio. Inoltre, aspetto da non sottovalutare, la vittoria sarà il riflesso degli umori dei lavoratori.
Con più rappresentanza, la CISL FP potrà finalmente avere la maggioranza al tavolo ARAN e sbloccare le trattative.
Al contrario, dovessero trionfare CGIL e UIL, le trattative potrebbero subire un brusco arresto: CGIL e UIL, infatti, sono ferme sul dire che le proposte avanzate dall’Aran non sono sufficienti a coprire l’inflazione che si è registrata tra il 2022 e il 2024 che ha fortemente limitato il potere d’acquisto dei lavoratori. Per proseguire il negoziato potrebbero dunque chiedere maggiori stanziamenti.