HomeEvidenzaDocenti in fuga per Abilitarsi: viaggi, spese e classi scoperte. La protesta

Docenti in fuga per Abilitarsi: viaggi, spese e classi scoperte. La protesta

Ogni settimana, decine di insegnanti sono costretti a percorrere centinaia di chilometri per frequentare i corsi abilitanti all’insegnamento, anticipando spese di viaggio, vitto e alloggio. Il risultato? Classi lasciate senza continuità didattica e docenti sempre più stremati. A denunciarlo è la UIL Scuola Rua, che chiede al Ministero dell’Istruzione una riforma strutturale: serve una programmazione territoriale equa dei percorsi e il rimborso delle spese sostenute.

Cosa sono i Percorsi Abilitanti per Docenti?

I percorsi abilitanti sono programmi formativi specifici destinati a coloro che aspirano a diventare insegnanti o desiderano regolarizzare la propria posizione professionale.  Questi percorsi, introdotti dalla riforma del reclutamento dei docenti, prevedono l’acquisizione di Crediti Formativi Universitari (CFU) e sono finalizzati al conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria.

Struttura dei percorsi abilitanti

I corsi abilitanti da 60 CFU sono destinati a chi intende insegnare una disciplina specifica nella scuola secondaria. Questi corsi offrono un’ampia formazione, inclusa l’acquisizione di almeno 10 CFU/CFA di area pedagogica e tirocinio diretto e indiretto.

Criticità evidenziate dalla UIL Scuola Rua

Recentemente, Giuseppe D’Aprile, Segretario generale della UIL Scuola Rua, ha denunciato una situazione paradossale riguardante questi percorsi. Durante un’assemblea RSU a Torino, D’Aprile ha raccolto numerose segnalazioni di docenti costretti a spostarsi per centinaia di chilometri, anticipando di tasca propria le spese di viaggio, vitto e alloggio, per frequentare i corsi abilitanti. Questa situazione lascia le scuole scoperte e compromette la continuità didattica.

D’Aprile ha sottolineato che non è accettabile che i docenti, già sottopagati rispetto alla media europea e spesso impossibilitati a fruire delle 150 ore di diritto allo studio a causa dei ritardi nell’avvio dei percorsi, debbano affrontare ulteriori oneri economici e organizzativi.

Richieste al Ministero dell’Istruzione

La UIL Scuola Rua chiede un intervento immediato del Ministero dell’Istruzione per garantire una programmazione territoriale equa dei corsi, con modalità compatibili con l’attività lavorativa dei docenti, e un rimborso delle spese sostenute, come già avviene in altri contesti della pubblica amministrazione.

Impatto sulla qualità dell’insegnamento

La situazione attuale rischia di penalizzare sia gli insegnanti sia gli alunni, compromettendo la qualità dell’istruzione. La formazione dovrebbe valorizzare i docenti, non gravarli di ulteriori difficoltà.

RIPRODUZIONE RISERVATA – I siti web che intendono riprodurre, anche parzialmente, i contenuti del presente articolo sono tenuti ai sensi della Legge sul Diritto di Autore, a citare la fonte "TuttoLavoro24.it" e a creare specifico link all'articolo. Abusi saranno segnalati a Google e Meta (Facebook) per l'immediata rimozione..
spot_img
spot_img
spot_img
- Advertisment -