È entrata nel vivo la mobilitazione nazionale di Fim, Fiom e Uilm per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale dell’Industria Metalmeccanica e della Piccola e Media Impresa. Dopo l’annuncio dello sciopero nazionale di 8 ore per il mese di aprile, le strutture territoriali dei sindacati hanno iniziato a proclamare le prime iniziative.
In diverse province si stanno definendo le modalità di partecipazione. Le prime convocazioni prevedono scioperi articolati su 2 ore per turno in specifiche giornate, con l’obiettivo di costruire una pressione costante e crescente sulle controparti.
Il caso Livorno: quattro giornate di sciopero
A Livorno, Fim, Fiom e Uilm hanno annunciato le seguenti date di sciopero, con l’astensione dal lavoro nelle ultime 2 ore di ogni turno:
- Venerdì 11 aprile
- Mercoledì 16 aprile
- Venerdì 18 aprile
- Mercoledì 30 aprile
Le Rsu potranno comunque modulare le iniziative in base alle esigenze di ogni singola realtà produttiva.
Secondo quanto dichiarato dai tre Segretari Generali di Fim-Fiom-Uilm (Uliano, De Palma, Palombella) le ore di sciopero, su iniziative locale, potrebbero essere anche più di 8.
Quella di Livorno è la prima iniziativa annunciata e partirà da subito. Nelle prossime ore nuovi annunci sono attesi in tutto il territorio.
Rinnovo contratto metalmeccanici: le richieste sindacali
Alla base dello sciopero c’è la chiusura del negoziato con le associazioni datoriali e il mancato avanzamento nella trattativa. I sindacati denunciano l’intransigenza di Federmeccanica-Assistal da un lato e Unionmeccanica-Confapi dall’altro. E rilanciano con una piattaforma chiara:
- Aumenti salariali di 280 euro per tutelare il potere d’acquisto
- Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario: 35 ore settimanali
- Stabilità occupazionale, con misure concrete contro la precarietà
- Sicurezza sui luoghi di lavoro
- Rafforzamento delle misure di Welfare
Prosegue su tutto il territorio anche lo sciopero degli straordinari e delle flessibilità, già in vigore da settimane.
Azioni coordinate e decisioni locali
Le segreterie di Fim, Fiom e Uilm hanno scelto di decentrare la decisione sulle date e le modalità delle proteste, per adattare la mobilitazione alle specificità aziendali e territoriali. In molte aree sono previste anche assemblee, presidi e iniziative pubbliche per coinvolgere i lavoratori e mantenere alta la visibilità della vertenza.
L’obiettivo è conquistare un contratto nazionale all’altezza delle aspettative di chi lavora in un settore strategico come quello metalmeccanico.
Dall’altra parte il sindacato intende puntare a ribaltare i numeri sulle adesioni allo sciopero, messi in campo nei giorni scorsi da Federmeccanica-Assistal, secondo cui gli operai e gli impiegati astenuti non avrebbero raggiunto neppure il 30%.