Buone notizie per il personale scolastico: NoiPA ha confermato ufficialmente che l’IVC (Indennità di Vacanza Contrattuale) sarà erogata anche nel mese di luglio 2025 per i docenti e il personale ATA.
Non solo. L’indennità in pagamento a luglio sarà anche più consistente rispetto a quella prevista ad aprile.
Indennità Vacanza Contrattuale pagata anche a luglio
L’Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC) è una somma mensile erogata in attesa del rinnovo del contratto collettivo nazionale. Viene riconosciuta a tutto il personale statale – compresi i docenti a tempo indeterminato e determinato – per compensare la perdita di potere d’acquisto legata all’inflazione. Il pagamento dell’IVC è previsto per legge e avviene fino alla firma del nuovo contratto.
Negli stipendi del mese di aprile del personale scolastico l’IVC relativa al triennio 2025-2027 già compare.
Tuttavia, le cifre hanno deluso i docenti e gli ATA beneficiari: il personale scolastico giudica insufficienti gli importi ottenuti rispetto al crescente costo della vita. L’aumento effettivo in busta paga si attesta infatti tra i 4 e i 10 euro netti.
La buona notizia è che l’importo erogato a luglio a titolo di indennità di vacanza contrattuale sarà maggiore. Vediamo di quanto.
IVC più alta a luglio
L’importo di luglio non sarà elevato ma rappresenterà comunque un’integrazione utile in un periodo in cui molti insegnanti sono in attesa di novità sul rinnovo contrattuale. Inoltre, come detto, sarà in ogni caso più alto di quello erogato ad aprile, maggio e giugno.
Abbiamo calcolato gli importi decorrenti da luglio per Docenti e ATA. Queste le tabelle con l’importo dello stipendio tabellare, l’aumento lordo e l’aumento al netto di tasse e contributi:

L’indennità di vacanza contrattuale presente nella busta paga di luglio salirà per un importo pari all’1% dello stipendio tabellare. Varierà quindi a seconda dell’anzianità e della fascia stipendiale.
Ecco gli incrementi per il personale ATA da luglio:

Come detto, le cifre scontentano tutti e molti Docenti e ATA hanno fatto presente come questi incrementi simbolici non siano sufficienti nemmeno per coprire l’aumento delle spese quotidiane, come carburante, bollette o beni di prima necessità.