Assegno di Inclusione, alcune famiglie rischiano di non ricevere la ricarica di aprile. In particolare quelle che beneficiano del sussidio grazie alla presenza di un figlio minorenne nel nucleo familiare. Vediamo in quali casi.
Requisiti per avere l’Assegno di Inclusione
L’Assegno di Inclusione è una misura di sostegno economico introdotta da gennaio 2025 per aiutare i nuclei familiari in condizione di fragilità economica e sociale, a patto che rientrino in specifici criteri.
Per beneficiare del contributo, infatti, occorre avere un ISEE entro i 10.140 euro e poter contare in famiglia su un soggetto che sia o svantaggiato, o disabile o ultra 60enne. Ma anche la presenza nel nucleo di almeno un minore di 18 anni dà diritto all’Assegno di Inclusione.
Tuttavia, non tutti sanno che il compimento del diciottesimo anno d’età da parte del figlio comporta la perdita automatica del diritto al sussidio, salvo che sussistano altri requisiti.
Cosa succede all’Assegno di Inclusione quando il figlio compie 18 anni
Nel momento in cui il figlio minorenne compie 18 anni, non è più considerato requisito valido per l’erogazione dell’Assegno di Inclusione, a meno che:
- non sia presente un altro figlio minorenne nel nucleo familiare;
- non vi siano componenti disabili, ultrasessantenni o in condizioni di svantaggio sociale accertato;
- non siano presenti caregiver familiari che assistono persone con disabilità grave o non autosufficienza.
Se nessuna di queste condizioni è soddisfatta, il beneficio viene sospeso. Nella maggior parte dei casi, cessa completamente a partire dal mese successivo alla maggiore età del figlio. Quindi non riceveranno la ricarica di aprile le famiglie in cui la percezione del sussidio era legata al figlio minorenne che a marzo ha però compiuto 18 anni.
Attenzione ai controlli sulla disabilità
Ma il compimento dei 18 anni non è l’unico avvenimento che può comportare la perdita dell’Assegno di Inclusione. Il sussidio, infatti, può essere legato anche alla disabilità di un altro componente maggiorenne.
L’INPS e il Ministero del Lavoro effettuano verifiche periodiche sulla composizione del nucleo familiare. Questo perché l’AdI non è un sussidio garantito a tempo indeterminato e nel tempo le condizioni legate alla sua percezione possono anche venire meno. Alcune verifiche dell’INPS riguardano, in particolare, il mantenimento della disabilità.
Se in corso di revisione la disabilità non viene confermata, l’Assegno di Inclusione viene tolto perché non se ne ha più diritto. A meno che, come detto anche sopra, non sussistano altri requisiti.