Con una recente sentenza, il TAR Abruzzo ha accolto il ricorso di una docente idonea al concorso ordinario PNRR per la scuola secondaria. L’Ufficio Scolastico provinciale del L’Aquila aveva negato l’accesso agli atti richiesti, motivando il diniego con il carattere “esplorativo” e “dubitativo” dell’istanza.
La docente è stata assistita dall’avvocato Salvatore Braghini, legale del sindacato Gilda dell’Aquila, che ha sostenuto il diritto all’accesso in virtù dell’interesse diretto della ricorrente.
Concorso ordinario PNRR: docente esclusa chiede chiarezza
L’istanza di accesso agli atti nasceva dalla volontà di verificare la correttezza dell’assegnazione del ruolo alla vincitrice del concorso.
I legali della Gilda hanno dimostrato che l’idonea, pur non risultando vincitrice, aveva un interesse concreto: la verifica della posizione dell’ultima candidata assunta.
La posizione dell’Ufficio Scolastico Provinciale
L’Ufficio Scolastico dell’Aquila non ha negato che la docente ricorrente fosse la prima tra gli idonei. Tuttavia, ha rigettato la richiesta di accesso ai documenti.
La cattedra in questione, prevista per essere assegnata il 1° settembre 2024, è rimasta vacante e solo in un secondo momento – precisamente il 18 novembre 2024 – è stata occupata dalla vincitrice, dopo un’assegnazione temporanea a supplenza.
Il TAR: diritto all’accesso per chi ha interesse allo scorrimento
Secondo i giudici amministrativi, l’istanza presentata dalla docente non era generica, ma fondata su un interesse meritevole di tutela.
Il collegio ha stabilito che l’idonea aveva diritto a subentrare in caso di mancata assunzione del vincitore. Inoltre, ha chiarito che anche l’assenza temporanea della vincitrice equivale a una “rinuncia”, dando diritto allo scorrimento della graduatoria.
Gilda: “Trasparenza e diritti per gli idonei”
L’avv. Braghini ha sottolineato come spesso le amministrazioni scolastiche neghino l’accesso agli atti agli idonei, ignorando il principio di trasparenza.
“La partecipazione a un concorso pubblico – ha ricordato – implica la possibilità di controllare ogni fase del procedimento. E gli idonei hanno diritto a verificare la correttezza delle assegnazioni.”