HomeEvidenzaBenefici per i Figli: ecco le Detrazioni Fiscali 2025 per le Famiglie

Benefici per i Figli: ecco le Detrazioni Fiscali 2025 per le Famiglie

La Legge di Bilancio 2025, con l’introduzione dell’articolo 16-ter, ha ridefinito e razionalizzato il sistema delle detrazioni fiscali per i figli a carico. Dopo l’introduzione dell’Assegno Unico nel 2022, le detrazioni fiscali per i figli sono state gradualmente incorporate in questo nuovo strumento. Tuttavia, con la legge del 2025 emergono alcune novità, chiarimenti e anche limitazioni che meritano attenzione. In particolare, cambiano le soglie di età, le condizioni per figli con reddito basso e le regole per i figli di cittadini extra-UE.

Bonus Figli: detrazioni per figli oltre i 21 anni

Dal marzo 2022, l’Assegno Unico ha inglobato tutte le principali misure di sostegno economico per le famiglie con figli. Questo ha comportato l’abolizione, per la maggior parte delle famiglie, delle detrazioni fiscali per i figli a carico minori di 21 anni. Tuttavia, con la nuova normativa 2025, viene fatta chiarezza per le famiglie con figli che hanno compiuto 21 anni.

A partire dal compimento del 21° anno di età, un figlio può essere considerato ancora a carico fiscalmente se il suo reddito annuo non supera i 4.000 euro. In questo caso, il genitore ha diritto a una detrazione fiscale specifica, che però non rientra più nell’Assegno Unico.

La vera novità introdotta dalla Legge di Bilancio 2025 è l’introduzione di un limite massimo di età di 30 anni per queste detrazioni, salvo il caso di figli disabili per i quali non è previsto alcun limite di età.

Bonus Figli per disabili: nessun cambiamento sostanziale

La disciplina delle detrazioni per figli con disabilità rimane sostanzialmente invariata rispetto al passato. I figli con disabilità continuano a ricevere l’Assegno Unico in forma potenziata, ma in aggiunta:

  • Le detrazioni fiscali per le spese sostenute (ad esempio spese mediche, per assistenza, ecc.) sono ancora ammesse.
  • Non viene applicato alcun limite d’età, né per l’Assegno Unico né per le detrazioni connesse alle spese documentate.

Stop alle detrazioni per figli residenti all’estero di Extracomunitari

Uno degli aspetti più discussi della nuova normativa riguarda l’esclusione delle detrazioni fiscali per figli a carico residenti all’estero quando il contribuente:

  • Non è cittadino italiano
  • Non è cittadino di uno Stato membro dell’Unione Europea
  • Non è cittadino di uno Stato aderente all’accordo sullo Spazio Economico Europeo (SEE)

È importante specificare che se il figlio si trasferisce in Italia con residenza fiscale, e il genitore dimostra il reale carico economico, la detrazione può essere eventualmente riconosciuta. Ma non è più sufficiente la semplice parentela o il vincolo economico da remoto.

Le nuove regole: età, reddito e requisiti di cittadinanza

Con le nuove modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, le famiglie dovranno prestare attenzione a una serie di condizioni per accedere alle detrazioni per figli a carico. Di seguito una tabella riassuntiva con i principali requisiti e differenze rispetto al passato:

CategoriaCondizioneDetrazione AmmessaNote
Figli minori di 21 anniCoperti dall’Assegno UnicoNoInclusi nell’Assegno Unico INPS
Figli tra 21 e 30 anniReddito annuo < 4.000 €Solo se non percepiscono Assegno Unico
Figli oltre i 30 anniAnche con reddito bassoNoEsclusi, tranne in caso di disabilità
Figli con disabilità (qualsiasi età)Qualsiasi reddito, ma spese documentateSì (solo spese)L’Assegno Unico resta, ma detrazioni ammesse solo per spese
Figli all’estero (genitori extra-UE)Residenza estera + genitore non UE/SEENoEsclusione totale dalle detrazioni fiscali

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