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Elenchi Disoccupazione Agricola 2025: INPS ha Deciso Chi Resta Fuori. Guida al Ricorso

L’INPS ha recentemente pubblicato gli elenchi dei beneficiari della disoccupazione agricola per l’anno 2025. Tuttavia, alcuni operai agricoli potrebbero non trovarsi tra i nominativi approvati. Il danno è grosso, perché non comparire negli elenchi comporta l’esclusione dal pagamento dell’indennità.

Pertanto è fondamentale conoscere le procedure per presentare un ricorso e tutelare i propri diritti.

Perché si può essere esclusi dagli elenchi agricoli INPS

Le cause più comuni di esclusione dagli elenchi dei beneficiari della disoccupazione agricola sono:​

  • una domanda incompleta o documentazione mancante: la mancanza di documenti necessari può comportare il rigetto della domanda;
  • errori nei dati anagrafici o contributivi: discrepanze nei dati personali o nei contributi versati possono portare all’esclusione;
  • mancata presentazione della domanda nei termini previsti: l’istanza deve essere presentata entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento.;
  • requisiti non soddisfatti: ad esempio, non aver lavorato almeno 102 giornate agricole nel biennio precedente.​

Tutte queste cause portano l’INPS a non includere l’operaio agricolo negli elenchi provinciali. E quindi a non riscuotere la disoccupazione agricola, il cui pagamento è in programma per la fine di maggio e l’inizio di giugno.

Ma a volte l’esclusione dagli elenchi può anche essere frutto di un errore da parte dell’Istituto.

Come presentare il ricorso

Se il bracciante ritiene di essere stato escluso erroneamente, può presentare un ricorso seguendo questi passaggi:​

  1. accedere al Fascicolo Previdenziale utilizzando le credenziali SPID, CIE o CNS;
  2. verificare lo stato della domanda e controllare, eventualmente, i motivi per cui è stata respinta;​
  3. preparare la documentazione necessaria che può supportare il ricorso, come buste paga, contratti di lavoro e certificati di servizio.;
  4. presentare il ricorso, attraverso il portale dell’INPS, oppure tramite un patronato o un CAF;
  5. rispettare i termini: il ricorso deve essere presentato entro 30 giorni dalla data di comunicazione del provvedimento di esclusione.

Per ulteriori informazioni e assistenza, è consigliabile consultare il sito ufficiale dell’INPS o rivolgersi a un patronato di fiducia.

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