Pasqua e Pasquetta (Lunedì dell’Angelo) sono festività riconosciute in Italia e, in base al contratto collettivo applicato, compaiono in busta paga in modo specifico.
Quest’anno sono ravvicinate al 25 aprile, Festa della Liberazione, visto che cadono, rispettivamente, il 20 e il 21 aprile. I lavoratori potranno quindi fare un ponte lungo prendendo i giusti giorni di ferie.
Oppure c’è chi lavorerà. Lavorare in un giorno festivo garantisce sempre un riconoscimento maggiore. Un “bonus” che viene aggiornato (in aumento) anche in base agli adeguamenti della retribuzione globale di fatto nel frattempo percepiti. Vediamo di che tipo.
Pasqua in Busta paga
Pasqua cade sempre di domenica (quest’anno è il 20 aprile) e la quasi totalità dei lavoratori non la riscuote. Tutti quelli che lavorano dal lunedì al venerdì e la domenica stanno a casa non riceveranno quindi una particolare quota aggiuntiva nella busta paga. Per esempio gli impiegati degli uffici.
Fanno eccezione i contratti degli autotrasportatori, dei dipendenti delle imprese di pulizia e pochi altri, che disciplinano le festività pasquali in maniera particolare.
Un incremento spetta invece a tutti quelli che per Pasqua sono costretti a lavorare: ad esempio chi lavora nella ristorazione, negli ospedali, nei punti vendita aperti al pubblico, ecc.
In tali casi, oltre alla normale retribuzione, sarà riconosciuto un compenso per le ore lavorate incrementato delle maggiorazioni percentuali per lavoro festivo come da Ccnl applicato e nei contratti collettivi nazionali di lavoro.
La retribuzione per la Pasquetta
Per la Pasquetta vale un discorso un po’ diverso. Essendo il giorno successivo alla Pasqua, questa cade sempre di lunedì, che normalmente è un giorno lavorativo.
Chi lavora riscuote di norma le ore lavorate più la maggiorazione del lavoro festivo, come prevosto dal Ccnl di riferimento. Si tratta in questo caso di festività non goduta.
Chi non lavora, invece, si gode la festività e riscuote la Pasquetta a seconda del tipo di paga:
- chi ha la paga oraria la riscuote in base alle ore che avrebbe lavorato quel giorno;
- chi ha la paga mensilizzata, invece, non la riscuote, perché essendo la Pasquetta un giorno infrasettimanale ce l’ha già compresa nella retribuzione mensile.
Anche la retribuzione per il 25 aprile, Festa della Liberazione, funziona allo stesso modo.