Il quotidiano Il Messaggero lo ribadisce per la seconda volta in un articolo di sabato 19 aprile: da giugno 2025 anche i dipendenti pubblici inizieranno a ricevere in busta paga il beneficio del taglio del cuneo fiscale previsto dalla legge di bilancio del governo.
Un’informazione importante che, nonostante il silenzio ufficiale di NoiPA, viene data con sicurezza dalla redazione romana del quotidiano. Non solo: oltre al beneficio mensile (competenza giugno), a giugno arriveranno anche gli arretrati da gennaio, pari a 416 euro netti.
NoiPA ancora non conferma, ma Il Messaggero non ha dubbi
Il gestionale NoiPA, responsabile dei cedolini per i dipendenti pubblici, non ha ancora comunicato ufficialmente la data. Tuttavia, secondo Il Messaggero, il rinvio è dovuto a ritardi tecnici.
Il sistema informatico gestito da Sogei, il partner tecnologico del MEF, ha richiesto aggiornamenti per garantire maggiore sicurezza informatica e una piattaforma più moderna.
Novità in arrivo: self service sul cuneo
Oltre al taglio in busta paga, entro la fine della primavera NoiPA dovrebbe introdurre una nuova interfaccia digitale. Tra le novità, anche un servizio “self service” sul cuneo fiscale.
Questo permetterà agli utenti di decidere in autonomia se ricevere il beneficio in busta paga o meno. Un’opzione utile soprattutto per chi ha un reddito vicino ai 40.000 euro annui, soglia oltre la quale lo sgravio verrebbe meno.
Chi supera questo limite rischia infatti di dover restituire il beneficio a fine anno in occasione della dichiarazione del redditi.
Gli Importi
Quanto agli importi tenendo presento che l’importo massimo del bonus è 83,33 euro mensili, ai dipendenti pubblici spetteranno al massimo 416,65 mensili per i primi 5 mesi dell’anno. A cui aggiungere ulteriori 83,33 euro della quota di giugno, per un totale di 499,98 euro.
Gli importi variano in base al reddito. Per conoscere i valori più precisi, ad esempio con riguardo ai Docenti e ATA, differenziati in base a qualifica e anzianità, clicca qui.