HomeSenza categoriaBuoni Pasto agli Infermieri: Nuova Vittoria in Tribunale

Buoni Pasto agli Infermieri: Nuova Vittoria in Tribunale

Gli infermieri dell’Azienda Sanitaria Territoriale (AST) di Ancona hanno diritto al riconoscimento del buoni pasto.

La decisione del Tribunale di Ancona è giunta dopo anni di contenziosi legali portati avanti dal sindacato NurSind, che ha denunciato la mancata erogazione dei buoni pasto ai lavoratori turnisti, nonostante le disposizioni contrattuali previste dal CCNL Sanità.

Gli infermieri di Ancona hanno diritto ai buoni pasto

La sentenza del Tribunale di Ancona non lascia spazio a interpretazioni: ogni infermiere ha diritto al buono pasto se lavora più di sei ore consecutive, anche in assenza del servizio mensa. Così come previsto dall’art. 29 del CCNL Sanità.

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto Sanità prevede che i dipendenti che svolgono turni superiori alle sei ore abbiano diritto ai buoni pasto. La Corte di Cassazione ha confermato questo principio in diverse sentenze, sottolineando che il buono pasto è una misura assistenziale volta a garantire il benessere dei lavoratori e a conciliare le esigenze lavorative con quelle quotidiane.

Il giudice ha quindi condannato l’azienda sanitaria al pagamento delle somme arretrate ai dipendenti interessati a partire da giugno 2019, con interessi e rivalutazione, oltre a 2.259 euro di spese legali.

«Abbiamo difeso un principio basilare: il contratto non si interpreta, si applica», ha sottolineato soddisfatto Matteo Rignanese, segretario territoriale NurSind Ancona.

Altre sentenze

La sentenza di Ancona si inserisce in un contesto giurisprudenziale sempre più favorevole ai lavoratori del settore sanitario.

In precedenza, già il Tribunale di Viterbo aveva emesso due sentenze (n. 44/2024 e n. 434/2024) che riconoscevano il diritto ai buoni pasto per gli infermieri della ASL che svolgono turni oltre le sei ore.

Ancora prima era stata la Corte di Appello di Milano a condannare l’ASST Valle Olona a risarcire 22 infermieri con circa 8.000 euro ciascuno per la mancata concessione della pausa mensa. C’è stato poi il Tribunale di Roma, di Bologna, ecc. L’elenco delle sentenze favorevoli agli infermieri privati dei buoni pasto è sempre più lungo.

Queste decisioni hanno aperto la strada a nuovi contenziosi e hanno rafforzato la posizione dei lavoratori nella rivendicazione dei propri diritti. Nel dettaglio, il riconoscimento del diritto ai buoni pasto per gli infermieri turnisti non solo garantisce un beneficio economico, ma riconosce anche l’importanza del benessere dei lavoratori nella qualità del servizio sanitario offerto ai cittadini.

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