Maggiori tutele per i lavoratori malati. Nelle scorse settimane è arrivato dalla Camera il primo ok alle proposte di legge “Disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche” a favore dei lavoratori dipendenti con malattie oncologiche, invalidanti e croniche.
Vediamo quali sono le novità in cantiere.
Novità per i lavoratori fragili
Lo scorso 26 marzo la Camera dei Deputati ha approvato una proposta di legge che introduce nuove tutele e garanzie occupazionali, con misure concrete come congedi e permessi retribuiti fino a 24 mesi.
La nuova normativa si rivolge in particolare a:
- lavoratori con patologie oncologiche in corso o in follow-up attivo;
- persone con malattie croniche invalidanti;
- soggetti con disabilità grave, ai sensi della legge 104/92.
Il provvedimento mira a rendere strutturali alcune delle tutele che, fino a oggi, erano attivate solo in via emergenziale, e a integrare alcune misure previste dalla legge 104.
Cosa Prevede la Proposta di Legge Approvata dalla Camera
Tra i punti chiave della riforma, troviamo:
- Congedi fino a 24 mesi
I lavoratori fragili potranno richiedere un congedo retribuito fino a due anni, fruibile anche in maniera frazionata. Questa misura tiene conto delle necessità legate a cure, terapie e riabilitazione.
- Tutela del posto di lavoro
Durante il periodo di congedo retribuito, il lavoratore non può essere licenziato. Inoltre, non è obbligato a svolgere mansioni incompatibili con il proprio stato di salute.
- Lavoro agile e flessibilità
Viene riconosciuto il diritto prioritario allo smart working per i lavoratori fragili, compatibilmente con le mansioni svolte e l’organizzazione aziendale.
Congedi e permessi per i lavoratori: 10 ore in più
Inoltre, in alcune circostanze sarà possibile beneficiare di ulteriori 10 ore annue di permesso retribuito per visite, esami e cure mediche. Lo prevede l’articolo 2 del nuovo testo della proposta di legge:

La Proposta di legge passerà al Senato per eventuali modifiche, quindi tornerà alla Camera per la definitiva approvazione.